Un 2020 carico di sfide per la siderurgia sostenibile
Il direttore generale della World Steel Association (WSA) Edwin Basson evidenzia gli elementi chiave per il nuovo anno dell'industria siderurgica.
A cura della redazione
Nuovo anno e nuova decade, ma per l’acciaio le sfide con cui confrontarsi restano ancora quelle degli ultimi anni. Lo rimarca il direttore generare della WSA Edwin Basson: «overcapacity, sostenibilità, ristrutturazioni industriali e conflitti commerciali», per citare alcuni fra i principali fattori di rischio.
Secondo Basson «Il 2020 sarà anche a tutti gli effetti un anno in cui la crescita del mercato rallenterà in molte regioni del mondo».
Il direttore della WSA ha evidenziato come i clienti dell’industria siderurgica e gli stakeholder in generale chiedono oggi più che mai una maggiore trasparenza e responsabilità in tutti gli aspetti del processo industriale, in particolare sulla sicurezza, sull'ambiente e sulle norme del lavoro.
«La tragedia nella miniera brasiliana di Brumadinho evidenzia l'importanza di questi aspetti per l'industria siderurgica. Per rispondere alle pressioni dei propri clienti, l'edilizia, l'industria automobilistica e altri settori vogliono sapere sempre di più come vengono realizzati i prodotti, da dove arrivano e come sono trattate le materie prime – ha spiegato Basson.
È una sensibilità che si sta sviluppando a 360° quella ambientale e che porterà l’associazione mondiale dei produttori di acciaio a concentrare i propri sforzi e attenzioni su questo tema.
«Nel nuovo anno amplieremo il focus del nostro lavoro sui rottami di acciaio, un elemento che diventerà sempre più importante in questo decennio con l'aumentare della disponibilità e riteniamo che una percentuale più elevata di acciaio grezzo globale sarà prodotta riciclando i rottami nei forni elettrici. L'Agenzia internazionale dell'energia (AIE) pubblicherà quest'anno la sua roadmap tecnologica per l'industria siderurgica, che definirà una strategia per separare gli aumenti della produzione di acciaio dalle relative emissioni di CO2. In quanto settore ad alta intensità energetica con emissioni di CO2 difficili da ridurre, dovremo spiegare chiaramente perché la decarbonizzazione dell'economia globale sarà un processo ad alta intensità di acciaio. Ciò dipenderà in parte dal fatto che l’acciaio è riciclabile al 100% e all'infinito. Dovremo anche imparare a rendere evidenti gli sforzi che i nostri associati stanno facendo nello sviluppo di tecnologie innovative che vedranno l'acciaio vergine prodotto senza emissioni di carbonio».
Tecnologie rivoluzionarie che però diventeranno pienamente operative e disponibili solo nei prossimi decenni. Per questo i produttori aderenti alla WSA stanno sviluppando un programma per la riduzione delle emissioni in questa fase di passaggio basato su materie prime di maggior qualità, efficienza energetica, che migliorino il rendimento e l’affidabilità del processo, con una conseguente riduzione dell’impatto sul clima.
Articolo tratto dalla pubblicazione SiderWeb.
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01 marzo 2020