Formazione e paghe europee per lavorare meglio
L'Espresso di agosto pubblica una interessante intervista di Emilio Carelli al Presidente Federmanager Stefano Cuzzilla
Gli stipendi degli italiani sono tra i più bassi in Europa. I salari reali in trent'anni sono cresciuti solo dell’'1% contro una media dell’area Ocse di oltre il 32%. Cosa fare per risolvere questo problema?
Alla domanda di Emilio Carelli il Presidente Federmanager Stefano Cuzzilla risponde:
«La questione delle retribuzioni grida vendetta. È un problema serio perché sta facendo perdere competitività al nostro sistema Paese. ... Ci sono differenze significative con Francia e Germania e molte persone su cui noi abbiamo investito lasciano l'Italia. Questo ci fa perdere competitività specialmente nei settori ad alta
tecnologia di innovazione e di sostenibilità. Questo problema riguarda il ceto medio che sta perdendo il potere d'acquisto con l'inflazione, penalizzando quel sistema di welfare che consentiva di aiutare i propri genitori o i propri figli. A farne le spese sono i lavoratori col posto fisso sui quali ricade il maggior prelievo fiscale. È paradossale che abbiamo un salario molto basso per i lavoratori e un costo del lavoro molto alto per le imprese».
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15 agosto 2024