Lavoro, Dignità, Dedizione e Sicurezza

1° maggio 2019 – Conferimento Stelle al Merito

Mario Giambone  

Maestro del Lavoro e Consigliere ALDAI-Federmanager

Questi sono stati i principi fondamentalmente ricorrenti negli interventi espressi dal tavolo delle autorità, presenti alla manifestazione di conferimento delle Stelle al Merito.
Come di consueto il conferimento di questo titolo, atteso per la ricorrenza del giorno dedicato ad evidenziare e commentare quanto di più nobile ci possa essere nella dedizione al lavoro, si è svolto presso la prestigiosa sala Giuseppe Verdi del Conservatorio di Milano. 
Preceduta dal solenne inno nazionale, eseguito dal vivo dagli allievi del Conservatorio, la cerimonia ha visto la partecipazione del Prefetto di Milano Renato Saccone, del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, del direttore dell’Ispettorato del Lavoro Aniello Pisante, del Presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertelè, del delegato per il Consiglio metropolitano Sara Bettinelli, del Console regionale MdL Maurizio Marcovati, del rappresentante Cavalieri del Lavoro Lui-
gi Roth e del Presidente ANLA Roberto Tenedini.
Vale ancora la pena ricordare come tale cerimonia patrocinata dal Presidente della Repubblica, in ottemperanza della legge 143 del 1992, abbia antica ascendenza, quale riconoscimento a lavoratrici e lavoratori, che si siano distinti per particolari meriti. Rimarcare lo spirito che si ebbe negli anni della sua istituzione, trova una riconfermata validità del sentire dei giorni che viviamo. 
Il bisogno di evidenziare la fondamentale vocazione del genere umano che trova nel lavoro lo scopo finale della sua ragion d’essere, è rimessa con forza alla generale attenzione come uno degli aspetti della crisi economica degli ultimi anni. Il tema de Lavoro è questione fondamentale nella vita dei singoli e della comunità, la cui finalità risulta essere centrale per legittimare il rispetto della dignità di ogni persona.
Mi sia consentito ricordare come San Tommaso d’Aquino ha lasciato detto con chiarezza: “L’uomo possiede la ragione e la mano che è l’organo degli organi. Mediante questi due mezzi può preparare strumenti in infiniti modi per infiniti scopi“.
Non può esservi contesto umano dove non vengano messe in opera condizioni per cui l’individuo non possa avere occasioni utili per esprimersi attraverso il proprio lavoro. Il voler rimarcare l’importanza che costituisce il conferimento di un “attestato” a soggetti che nel proprio lavorare hanno realizzato risultati degni di essere trasmessi anche alle giovani generazioni, resta un obiettivo da salvaguardare, di padre in figlio, specie in tempi in cui il consumismo, la globalizzazione e l’accelerazione del vivere moderno, ne fanno perdere l’originario valore. 
Da sinistra: Mario Giambone, Attilio Fontana, Santino Gronda e Bruno Villani.

Da sinistra: Mario Giambone, Attilio Fontana, Santino Gronda e Bruno Villani.

Corale e sentito è stato il viatico espresso proprio dalle rispettive affermazioni in maniera coerente e condivisa da parte delle autorità presenti a confermare l’attenzione dedicata a quanto rappresentato dalla Federazione Maestri del Lavoro. Ferme infatti sono risultate le opinioni a sostegno del valore derivante dell’impegno lavorativo, quale esempio concreto di positività da trasmettere e salvaguardare.
In maniera particolare il Presidente della Regione Lombardia Fontana, ricordandone il cinquecentesco anniversario, ha voluto sottolineare ed accostare la particolare laboriosità espressa da sempre dalla capacità lavorativa e creativa del “territorio” al ricordo del genio 
Leonardesco. Che proprio a Milano ebbe occasione di esprimere e confermare le sue straordinarie capacità, trovandovi terreno fertile e ricettivo. 
Bel richiamo questo per spronare i nuovi Maestri a sentirsi pronti e disponibili verso la comunità alla quale testimoniare, in maniera concreta, il proprio impegno nel preparare le giovani leve ad essere pronte ad affrontare le molteplici difficoltà che potranno incontrare nella loro vita da adulti. 
Maria Katia Antoni, moglie di Marco
Rampinini, ritira la Stella al Merito.

Maria Katia Antoni, moglie di Marco Rampinini, ritira la Stella al Merito.

I premiati lombardi di questa edizione sono stati 142, non sono mancate figure di dirigenti. Tra questi doveroso indicare il compianto collega di ALDAI-Federmanager Marco Rampinini, scomparso prematuramente proprio nell’imminenza di questo evento al quale teneva molto. A ritirare l’ambito riconoscimento ha presenziato la moglie, Maria Katia Antoni.
Mentre a Milano questa cerimonia svolgeva il proprio corso, contemporaneamente e con l’ufficialità che ne comporta, a Roma presso il Quirinale, il Presidente Mattarella ha presenziato alla cerimonia del primo maggio alla quale ha preso parte anche il Presidente della Federazione Maestri del Lavoro Elio Giovati, con un puntuale e qualificato intervento.
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