L’Intelligenza Artificiale per la salute
Il 20 novembre scorso si è tenuto in ALDAI Federmanager un convegno sugli sviluppi dell’Intelligenza Artificiale applicata ad alcuni settori della medicina, sia preventiva, sia correttiva, ma soprattutto nel periodo successivo a interventi chirurgici. Quanto presentato e dibattuto non ha fatto altro che confermare l’eccellenza della Sanità in Lombardia e l’importante collaborazione esistente sia con grandi aziende private sia con startup innovative in questo delicato settore della vita dei cittadini.
Socio ALDAI-Federmanager, editorialista I.A. rivista “Dirigenti Industria” e vicecoordinatore del Gruppo Progetto Innovazione
Il convegno si è aperto con una visione del Direttore dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano – Dott.ssa Claudia Sgarbossa - sul trend di crescita (Fonte Reportlinker) del mercato delle applicazioni di Intelligenza Artificiale in Sanità. Tale aumento porta dagli attuali 2,1 miliardi $ ai 36,1 miliardi nel 2025, con un tasso di crescita del 50,2% e un importante ruolo svolto dalle startup in tre principali aree:
- le soluzioni di imaging e diagnostica basate su I.A. hanno raccolto 1,5 mld $ (22% del totale investimenti) e rappresentano il 29% delle startup (Fonte: CB Insights);
- la ricerca in campo farmaceutico basate su I.A. hanno raccolto 1,58 mld $ (23%) e rappresentano il 23% delle startup (Fonte: CB Insights);
- altri ambienti sono Predictive Analytics, Genoma e Supporto decisionale.
È stata inoltre citata un’interessante esperienza in UK dove, a causa della carenza di medici di base, si è introdotto un sistema di I.A. in cui i pazienti possono interagire illustrando i sintomi e la macchina suggerisce cosa fare, oppure integrando con un medico (Talk) ed infine con servizio Healthcheck che indica stili di vita per un futuro migliore. A tal proposito le ricerche dell’Osservatorio del Politecnico si sono concentrate su due aspetti primari: Prevenzione, stili di vita e Cura intesa come fruizione dei servizi sanitari (visite specialistiche, esami, ricoveri, terapie, ecc.). Sono stati analizzati alcuni aspetti come diffusione e utilizzo, benefici e barriere dell’I.A. che possiamo sintetizzare in due capisaldi principali:
- formare gli attuali e futuri medici sul corretto uso delle tecnologie e sul ruolo dell’I.A. nella pratica medica come supporto e non in sostituzione del medico stesso;
- importante per il futuro sarà far comprendere ai pazienti i vantaggi dell’uso massiccio specialmente nel rapporto con il medico di base.
Successivamente il Dott. Giovanni Delgrossi - Direttore dei Sistemi Informativi dell’Ospedale di Vimercate (e sedi limitrofe) - ha illustrato come la tecnologia sia al servizio del cambiamento attuando una trasformazione digitale della strategia di cura dei pazienti nell’intero bacino comprendente diversi ospedali in Brianza. La creazione di una cartella clinica digitale, condivisa con tutti gli operatori sanitari, è stato il primo passo verso una totale digitalizzazione di tutte le informazioni relative al percorso di vita del paziente e disponibile per tutta la catena (dal Pronto Soccorso, ricovero, esami, intervento, riabilitazione ospedaliera, ect). La cartella clinica si integra con l’automazione del processo di farmacoterapia, del processo oncologico dalla prescrizione alla fase di allestimento delle terapie.
Supporto clinico decisionale in tempo reale, al letto del paziente, con tutta la catena di attività inerenti al caso, sia prima sia dopo eventuale intervento e l’uscita dall’ospedale. Fondamentale poi seguire lo stesso paziente a casa per verificarne il percorso. In modo particolare la parte oncologica e le future eventuali dialisi (tempistiche e utilizzo delle macchine)
Clinical Intelligence grazie al valore fondamentale dei dati permette di costruire un percorso medico ed organizzativo nell’ottica di un modello predittivo utilizzando la mole di dati disponibili per estrarre valore ed anticipare ove possibile situazioni critiche nel futuro della salute dei pazienti in cura, utilizzando l’architettura per Big Data Analitycs e Machine Learning. Vorrei anche rimarcare che l’Ospedale di Vimercate ha adottato la modalità EMRAM (Standard sanitario europeo) ottenendo come riconoscimento della qualità uno dei massimi livelli a livello internazionale.
Tutto quanto prodotto dall’Ospedale di Vimercate è stato anche reso possibile dalla cooperazione con un grande partner Almaviva che ha illustrato come il futuro del’I.A. è già presente. Infatti il Dott. Marco Giolo della Direzione Soluzioni Tecnologiche di Almaviva Italia ha fornito una visione dell’evoluzione nei decenni della tecnologia. Tutto questo si è poi tradotto su quanto sia possibile fare con l'I.A., fornendo esempi nel campo della manutenzione predittiva presso FCA e prevenzioni di disservizi presso l’INPS. Sempre con l’utilizzo della piattaforma I.A. anche il monitoraggio satellitare a lungo termine di un territorio ed infrastrutture o di zone urbane di case e strade. Il punto finale era una chiara indicazioni sulle immense opportunità che possiamo fare con l’I.A. spaziando in ogni campo includendo chiaramente la salute delle persone.
La parte delle presentazioni si è conclusa con l’intervento della Dott.ssa Martina Sollini – Humanitas Clinical and Research Center – IRCCS - che ha concentrato l’intervento sulla capacità di utilizzare le tecniche di “Deep learning” per estrarre informazioni rilevanti da dati relativi ad esempio alle visite di pazienti pediatrici dimostrando l’alto grado di affidabilità e di accuratezza delle diagnosi comparandole con l’esperienza di pediatri esperti. A tal proposito algoritmi di "Deep learning” possono essere applicati a grossi set di dati di elettrocardiogrammi e sono in grado di identificare anomalie del cuore e disfunzioni meccaniche suggerendo inoltre soluzioni al medico specialista.
Le immagini sono l’altra grande area di utilizzo e, come il “Deep learning”, possono essere uno strumento fondamentale per alcune patologie come la segmentazione dei nuclei e dell’epitelio alla determinazione dei linfociti, le metastasi ed altro. Accurate e veloci indagini per ischemie cardiache specialmente per fumatori o ex fumatori che necessitano di interventi salvavita, ma poi anche di controlli nel tempo. L’utilizzo di queste tecniche può identificare se si è in presenza di un vero problema tumorale oppure di una semplice polmonite.
Anche in questi casi si è rilevato fondamentale l’ausilio e il supporto di start up specializzate che stanno un grande contributo (tra cui OROBIX).
In sintesi perché utilizzare l’Intelligenza Artificiale?
- Complesse e particolari situazioni sulla base di specifici pazienti
- Si impara dall’esperienza, si applicano regole che possono migliorare i risultati
- Processi automatici e riproducibili
- Necessità di meno risorse umane che sono sempre scarse
Si è quindi tenuta tra tutti gli speaker una tavola rotonda per dibattere e formulare qualche indicazione sul tema I.A. e la salute, analizzando tre quesiti principali:
- I.A. e Smart Health: opportunità o rischio per la nostra salute;
- quanto le persone si «fidano» o hanno paura della medicina guidata dall’Intelligenza Artificiale
- come possiamo dare indicazioni/suggerimenti per governare il fenomeno dal punto di vista etico: la vera sfida dell’umanità
Tutti i presenti hanno concordato che il progresso tecnologico non si può arrestare e sull’efficacia dei risultati l’I.A. offre una grande opportunità sia per i pazienti, sia per un aiuto alla classe medica nell’espletamento del proprio lavoro.
Occorrono maggiori informazioni ai pazienti perché affrontino il mondo della salute legato all’I.A. serenamente e perché in ultima analisi è sempre e sarà sempre (almeno per ora) il medico a guidare il paziente. D’altro canto sarà necessario e fondamentale un sempre maggior addestramento per i medici senza alcuna paura poiché l'IA sarà un supporto non un concorrente o peggio un nemico. Abbiamo paura solo di cosa non conosciamo, ma come sempre è l’uomo nel bene e nel male artefice del proprio destino.
Al termine della tavola rotonda il Presidente di Aldai Dott. Bruno Villani ha concluso il convegno sottolineando l’importanza e la centralità della persona che in ultima analisi è il vero motore della vita e del progresso. Dobbiamo ricordare comunque che l’etica dovrà sempre governare ogni azione umana in qualsiasi contesto per dare un futuro di progresso accettabile e fruibile per tutti.
01 gennaio 2020