La sfida delle case sostenibili

Marco Calignano, il giovane italiano che sta rivoluzionando l’arte dell’abitare in Nord America

a cura della Redazione

Se vuoi puoi: il motto di Marco Calignano, giovane ragazzo italiano oggi di base a Calgary, rispecchia non solo i suoi valori, ma il business che gli ha valso la possibilità di essere selezionato da Forbes America per partecipare al summit mondiale tra i migliori leader di startup con founder sotto i 30 anni.
Il gps di Marco è impostato verso una direzione ben precisa: realizzare complessi di edifici passivi in Nord America e non solo, dando il via ad una vera e propria green revolution nel settore delle costruzioni. E siamo solo all'inizio, perché con le sue green residential communities Marco si propone di cambiare il volto del tessuto urbano globale, migliorando la qualità di vita degli abitanti e organizzando comunità in grado di auto-sostenersi energeticamente, in nome del rispetto per l'ambiente.

Il sogno green diventa realtà

La biografia di Marco parla di un ragazzo con un sogno ben preciso: influenzare il mondo per il bene della comunità e innovare il settore delle costruzioni combattendo ciò che lui definisce il “peggio“, inquinamento, riscaldamento globale ed enormi e quotidiani sprechi di acqua ed energia.
La riflessione parte da uno scenario a cui non è da tutti prestare attenzione: nel 2019 il tessuto urbano è ancora popolato da case malsane, poco creative e senza alcuna vocazione tecnologica. Le comunità che le abitano non sono inoltre costruite attorno a principi di salute, sostenibilità dell'ambiente o attenzione per il futuro. Rivoluzionarlo è lo scopo di Marco, che ha scelto di volare in Nord  America per realizzare con la sua startup complessi residenziali energy oriented, vivibili e salutari, che abbiano costi accessibili e possano cambiare il volto delle città come finora lo conosciamo.

Un nuovo concetto di città green: la startup Calijus

Creativo e motivato al massimo per reperire risorse, Marco si è costruito, con sacrificio, una formazione di primo livello, che include workshop, simposi e conferenze presso l’Harvard Business School, la Yale University e l’Urban Land Institute a Boston, New Haven e Calgary. La sete di conoscenza si è rivolta ad uno specifico settore: lo sviluppo delle comunità e i nuovi approcci di costruzione e investimento, entrambi in chiave sostenibile. Da qui è nata Calijus, startup il cui core business è realizzare abitazioni talmente ecologiche ed energy-efficient da poter diventare dei nuovi “polmoni“ per il mondo. Residenze che vanno nell'opposta direzione al trend attuale, che vede  ancora prevalere la costruzione di case e palazzi poco o per nulla sostenibili e non in linea con gli  obiettivi dei governi, che puntano a ridurre le emissioni di anidride carbonica raggiungendo lo zero entro il 2050, con il 70% dei risultati da conseguire già entro il 2030.
Il tutto senza dimenticare la ricerca estetica, perché il progetto guarda a costruzioni appaganti dal punto di vista del design e in grado di offrire elevati standard di comfort e qualità della vita ai futuri abitanti.
Marco specifica che nel mondo le comunità ecologiche già esistono, ma fanno riferimento a scelte comportamentali come la gestione ecologica dei rifiuti o la salvaguardia delle risorse. La volontà green c'è, ma in questi casi ciò che manca è la base abitativa,  ovvero una casa completamente ecosostenibile dove vivere.

Il meglio deve ancora venire

La parte produttiva del lavoro viene gestita attraverso partner strategici e il suo team si sta ampliando con l'arrivo di “super tecnici“, pronti a definire ogni aspetto del business in modo specifico e a far crescere il  progetto in nuovi mercati. Inoltre, alle Green Residential Communities ideate da Marco e partner si affiancano soluzioni quali le mixed-use community, quartieri che sono allo stesso tempo residenziali e commerciali e i progetti di green hospitality, resort sostenibili, come quello a cui lui stesso sta lavorando in Ecuador, 150 villette e 9.000 metri quadrati di resort, con finanziamento legato ai green bond, quindi obbligatoriamente sostenibile e ad alto risparmio energetico.

I numeri del progetto

Le abitazioni progettate garantiscono un'efficienza energetica superiore del 90% rispetto alla media ed emissioni di CO2 fino al 94% minori. Zero caldaie: solo energie rinnovabili. L’investimento iniziale per il quartiere campione con 3 ville completate da 350 mq. circa e definite da una serie di servizi quali spazi verdi, illuminazione, piazzette e panchine, incluso il terreno, è stimato a 2 milioni di dollari, mentre l’investimento definitivo per il quartiere futuristico completo di servizi con almeno 50 abitazioni può raggiungere il costo di 30 milioni di dollari, variabile in base alle location.

L'impatto sociale

La startup di Marco punta alla risoluzione di problemi enormi e purtroppo diffusi e comuni in tutto il mondo: la presenza di materiali tossici di scarsa qualità nell'aria interna contribuisce a generare più di 100 malattie, dove il 14% dei tumori polmonari è co-causato dalla concentrazione di COV nei materiali da costruzione e radon nelle case. A fronte di questi e molti altri problemi, l'abitare green di Marco apre gli orizzonti a un modo di costruire amico dell'ambiente, dove ogni casa è diversa e unica per ogni abitante. Dove possono nascere comunità di persone che non solo operano per la salvaguardia dell'ambiente con scelte sostenibili, ma vivono la sostenibilità in prima persona.
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