Non ho ben compreso se il provvedimento di reiezione assunto dall'Inps abbia ad oggetto il riconoscimento dello status di invalido civile oppure riguardi l'assegno di invalidità previsto per gli iscritti all'Inps dalla Legge 222/1984. 

Nel primo caso, infatti, il ricorso amministrativo non è più proponibile.

L’art. 42 comma 3, del D.L. 269/2003, modificando la normativa precedente, ha, infatti, previsto che: “non trovano applicazione disposizioni in materia di ricorso amministrativo avverso i provvedimenti emanati in esito alle procedure in materia di riconoscimento dei benefici di cui al presente articolo".

Rimane, però, percorribile la strada del ricorso giudiziale che deve, però, rispettare le indicazioni contenute nell'articolo 445 bis del Codice di Procedura Civile. Detta norma prevede che, nel caso di controversie riguardanti trattamenti di invalidità, il ricorso debba essere preceduto da un accertamento tecnico preventivo; in mancanza di questo accertamento, il giudice non procede.

Diversa è, invece, la procedura del ricorso amministrativo qualora il provvedimento di respinta riguardi l'assegno di invalidità ex Legge 222/1984. In questa ipotesi il ricorso amministrativo è ancora possibile e può essere inoltrato senza alcun accertamento tecnico preventivo.

L'ALDAI è a Sua disposizione per tutti i chiarimenti e le indicazioni necessarie, fermo restando, però, il fatto che rimane a Suo carico sia la scelta sia il compenso del legale e del consulente tecnico che eventualmente dovranno assisterla.