Balzo in avanti per il welfare dei manager

Dal dialogo costruttivo fra impresa e rappresentanza manageriale lo sviluppo di iniziative innovative.

Mario Cardoni 

Direttore Federmanager
Per la prima volta nell’esperienza negoziale del management industriale, dopo le innumerevoli novità normative susseguitesi nel tempo, Federmanager è riuscita a introdurre un Piano di welfare aziendale che coinvolge tutto il management. L’azienda è TIM e l’accordo quadro che introduce il Piano prevede un mix di interventi tra prepensionamenti e incentivi all’esodo che riguardano alcuni colleghi.

Mi soffermo però sul Piano di welfare perché esso, sebbene sia nato all’interno di una trattativa sulle risoluzioni, è destinato a interessare tutta la dirigenza TIM per il biennio 2018-2019 in via sperimentale; poi, se avrà successo come ci auguriamo, sono già tracciati i presupposti affinché diventi strutturale.

Il Piano prevede che ogni manager abbia a disposizione un valore sotto forma di credito pari a 1.600 euro annui, non monetizzabile, da fruire per tutti i servizi messi a disposizione da TIM.

Sono somme che, rientrando nel trattamento economico complessivo, sono sottoposte ai vantaggi fiscali derivanti dall’evoluzione del quadro normativo che regolamenta il welfare aziendale.

Difatti l’articolo 51 del TUIR (Testo Unico sulle Imposte sui Redditi) prevede che non concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente una serie di servizi, contributi ed erogazioni pagati dal datore di lavoro in favore della generalità dei dipendenti o di categorie di essi. Il vantaggio per i lavoratori dipendenti è la possibilità di fruire in toto dei benefit senza che il relativo valore economico incrementi il reddito imponibile in busta paga, con le relative ripercussioni sul piano fiscale.
Mario Cardoni Direttore Generale Federmanager

Mario Cardoni Direttore Generale Federmanager

Recependo i vantaggi di questa normativa di favore, seguendo la linea che sta percorrendo con sempre maggior convinzione il nostro legislatore, il Piano che oggi vale per TIM fissa anche per tutti gli altri una prima importante pietra miliare.

Tale esperienza di welfare nella contrattualistica infatti costituisce un’unicità nel suo genere al punto da poter rappresentare un modello replicabile in altre realtà aziendali.

Il vantaggio potrebbe essere addirittura maggiore se si potesse convertire anche il premio di produttività, in tutto o in parte, in servizi di welfare accedendo così a quel regime fiscale di favore che scatta alla presenza di precisi requisiti di legge. 

Pertanto, viene offerta una doppia chance ai dipendenti che, in esecuzione del contratto, avessero a disposizione sia premi di produttività che benefit aziendali: sono liberi di scegliere tra le due possibilità vedendo applicato, in alternativa, un trattamento fiscale o l‘altro, ovvero, addirittura, sono liberi di “mixare” le due soluzioni.

Per la categoria dei dirigenti ciò risulta, purtroppo, vero solo in parte: nonostante non vi sia alcuna esclusione specifica, purtroppo, il limite reddituale posto (pari a 80.000 euro annui) permette un’applicazione molto limitata del secondo regime fiscale, vale a dire l’imposta sostitutiva del 10%, e della possibilità di fruire di somme e valori ricompresi nel welfare aziendale in sostituzione del premio.

Per i manager, quindi, al momento, resta perseguibile principalmente la “via contrattuale agevolata” tracciata dal nuovo art. 51 TUIR.

Per scongiurare il rischio di creare differenze nel godimento dei diritti tra categorie di lavoratori, Federmanager si è battuta e continuerà a farlo affinché l’asticella del limite reddituale, sebbene incrementato nel corso degli anni, possa ulteriormente elevarsi o, nella migliore delle ipotesi, essere totalmente abolito.
Archivio storico dei numeri di DIRIGENTI INDUSTRIA in pdf da scaricare, a partire da Gennaio 2013.

I più visti

Contratto Dirigenti Industria 2019-2023

Il Contratto Nazionale di Lavoro dei dirigenti industria costituisce l’impegno fra le rappresentanze dei dirigenti e quelle datoriali sulla regolamentazione e gestione del rapporto di lavoro. Un documento Confindustria-Federmanager di 63 pagine aggiornato con l'accordo del 30 luglio 2019 è riassunto di seguito per facilitarne la consultazione.
01 ottobre 2019

Riforma fiscale: quanto gli italiani pagano più dei francesi?

La legge delega per la riforma fiscale, approvata dal Consiglio dei Ministri il 16 marzo 2023, apre un confronto sull'equità e sulla semplificazione tributaria. Un'occasione per un confronto con le politiche tributarie di altri Paesi europei che iniziamo - in questa prima puntata - con la Francia, per rilevare che una famiglia italiana con due figli e un reddito di 100mila euro paga 26mila euro di tasse in più rispetto all'analoga famiglia francese.
01 maggio 2023

Cariche sociali e lavoro dipendente

Il tema della sovrapposizione tra cariche sociali e rapporto di lavoro subordinato è sempre attuale e di estrema rilevanza, ed è stato oggetto negli anni di approfondimenti, tesi giurisprudenziali e dottrinali altalenanti. Di seguito un articolo in materia redatto dall’Avv. Riccardo Arnò, esperto in diritto del lavoro e previdenza, sulla base di una recente pubblicazione – apparsa su una rivista specialistica – a opera di Giulia Colombo, Dottoranda di ricerca in Diritto del lavoro, Università degli Studi di Udine. Il tema sarà approfondito dall'Avv. Arnò nel corso di un webinar che si terrà mercoledì 16 novembre 2022 alle ore 18
01 ottobre 2022

Contratti a confronto

Proseguendo nell’esercizio iniziato con il confronto tra il CCNL Nazionale Dirigenti Industria ed il contratto Fiat, proponiamo ora il confronto del testo di riferimento con il CCNL Nazionale Dirigenti Commercio.
01 gennaio 2017

A tu per tu con due Cacciatori di Teste

L'incontro con i due Head Hunter, di mercoledì 24 maggio 2023, offrirà agli associati Federmanager l’opportunità di condividere commenti e fare domande a due esperti di selezione manageriale che possono dare una svolta alla carriera
01 maggio 2023