Il nostro sì convinto alle infrastrutture

Il presidente dei manager si schiera a favore del completamento della Torino-Lione. Tutte le opere, grandi e piccole, vanno realizzate nei tempi e nei costi preventivati.

Stefano Cuzzilla 

Presidente Federmanager
La questione che si è aperta, o meglio riaperta, sull’opportunità o meno di concludere i lavori della Torino-Lione ha del parossistico. Non mi riferisco alle posizioni di governo, che sono note da tempo nelle contrapposizioni interne, né voglio entrare nel merito dell’analisi costi-benefici dell’opera che dovrebbe essere resa nota entro fine mese.

Quello a cui mi riferisco è l’incapacità, orchestrata dall’alto e addestrata dal basso, di definire una volta per tutte un serio investimento programmato sulle infrastrutture.

La TAV rappresenta infatti l’emblema di questa incapacità, dato che ne parliamo dal 1994. È un’incapacità colpevole, che non è per nulla giustificabile sotto la patetica figura del “fare all’italiana” di cui sinceramente ne abbiamo abbastanza.

Si trattano progetti antichi come fossero novità. Dov’è finita la pianificazione strategica degli investimenti? Stare in Europa avrebbe dovuto aiutare, considerando che lì si prendono decisioni come la Connecting Europe Facility, che si misurano su orizzonti temporali lunghi.
La questione tempo è essenziale per restare competitivi. Quindi le opere, grandi e piccole che siano, vanno realizzate e soprattutto concluse, nei tempi e nei costi preventivati. È significativo che sia stato calcolato un danno di 75 milioni di euro per ogni mese di ritardo nel far partire gli appalti. Gli industriali, i professionisti, i nostri colleghi, in tantissimi siamo scesi in piazza a Torino per sostenere l’opportunità dell’opera che dovrà sostituire una rete ferroviaria vecchia, satura, insicura.

L’adeguamento delle strutture, la messa in sicurezza di strade e cantieri, la manutenzione e quindi la sostituzione sono tutte attività da mettere in atto con meticolosità, da programmare sul lungo periodo.

La classe manageriale che opera nel settore dell’industria e dei trasporti non può che stare dalla parte di chi vuole far progredire questo Paese.

I manager italiani hanno il dovere – ma anche il diritto – di porre in essere una serie di misure che sono necessarie e improrogabili. Sono queste le professionalità più adatte a scommettere sull’investimento, pubblico o privato che sia, e a preordinare le corrette soluzioni prima che se ne abbia urgente bisogno.

Gli investimenti servono per fare due cose: gestire l’obsolescenza delle opere che abbiamo ereditato dalla vivacità degli anni del boom economico per metterle in sicurezza alla luce di nuovi rischi. Secondo, aprire una stagione di spesa pubblica in infrastrutture che si basi sul principio “spendere di più ma anche spendere meglio”.
La Torino-Lione, il tunnel del Brennero, l’alta velocità Brescia-Padova sono interventi pubblici che devono essere realizzati per garantire connettività a reti, merci e persone. Altri, come il Trans Adriatic Pipeline, sono iniziative private che vanno sostenute per il loro evidente impatto sull’economia nazionale. 

Per un Paese che non vuole mandare in fumo il vantaggio straordinario dovuto alla propria posizione geografica, è ancora possibile diventare il centro delle rotte commerciali che interessano l’Europa.
Archivio storico dei numeri di DIRIGENTI INDUSTRIA in pdf da scaricare, a partire da Gennaio 2013.

I più visti

Contratto Dirigenti Industria 2019-2024

Il Contratto Nazionale di Lavoro dei dirigenti industria costituisce l’impegno fra le rappresentanze dei dirigenti e quelle datoriali sulla regolamentazione e gestione del rapporto di lavoro. Il documento Confindustria-Federmanager di 63 pagine, aggiornato con l'accordo del 30 luglio 2019, è riassunto di seguito per facilitarne la consultazione.
01 ottobre 2019

CCNL Dirigenti Industria. Confindustria e Federmanager firmano il rinnovo 2025-2027

Aumentano le retribuzioni e si rafforza il welfare. Nell'articolo il comunicato Federmanager sul rinnovo contrattuale e il testo dell'accordo accessibile agli iscritti Federmanager.
15 novembre 2024

Lavori in corso per il rinnovo del CCNL

Enti, ruolo del dirigenti, tutele legali, welfare e retribuzione: molti i temi affrontati nel primo ciclo di incontri con Confindustria
01 novembre 2024

Spunti e riflessioni in vista del rinnovo del Contratto Collettivo Dirigenti Aziende Industriali

Sintesi dell’incontro sul diritto del lavoro che ha visto la partecipazione di Federmanager e di esperti giuslavoristi
01 novembre 2024

Riforma fiscale: quanto gli italiani pagano più dei francesi?

La legge delega per la riforma fiscale, approvata dal Consiglio dei Ministri il 16 marzo 2023, apre un confronto sull'equità e sulla semplificazione tributaria. Un'occasione per un confronto con le politiche tributarie di altri Paesi europei che iniziamo - in questa prima puntata - con la Francia, per rilevare che una famiglia italiana con due figli e un reddito di 100mila euro paga 26mila euro di tasse in più rispetto all'analoga famiglia francese.
01 maggio 2023