Filo Diretto Dirigenti Giugno 2021
Editoriale di Giugno 2021 del Presidente Federmanager di Bologna, Ferrara e Ravenna Andrea Molza. In Copertina “Uno scorcio fotografico di Via Malcontenti a Bologna”. La mescolanza tra la forte luce ed il colore della facciata, così piena di finestre alte e basse, ornate di scuri aperti e chiusi, conferiscono maggiore risalto e vitalità alla visione prospettica di questo magnifico esempio di architettura.
Andrea Molza
Presidente Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna
Siamo già arrivati a metà di questo faticoso anno di sostanziale ripresa.
Possiamo parlare di ripresa, secondo il mio parere, soltanto in riferimento all’allentamento dei vincoli di coprifuoco posti in essere per contrastare la pandemia, ma non possiamo intendere la ripresa come ritorno al modo di agire e vivere pre-pandemia.
La repentinità del cambiamento che ci siamo trovati ad affrontare, repentinità che non ha trovato riscontro in un’adeguata reazione geopolitica ed economica, ci porta ad essere oggi nella situazione di un corpo elastico tenuto bagnato e in tensione forzata, che stenta a riprendere la propria forma e elasticità.
Abbiamo tenuto il polso fermo, ma molti di noi sono arrivati troppo stanchi per cogliere al volo i segnali della ripartenza. Sarebbe un errore non capire che per adeguarsi a un nuovo modo di fare e vivere, ormai chiaramente delineato, bisogna prendersi un po' di tempo per guardarsi intorno e dentro.
Se qualcuno pensa che la maggior parte di noi si sia fatta scivolare addosso questa “tragedia” semplicemente come fosse parte dell’incertezza che un Manager deve essere pronto a gestire nella sua quotidianità, sbaglia di grosso.
Non voglio dire che questo periodo non abbia evidenziato anche aspetti positivi in ognuno di noi; voglio dire che il recente passato ha inciso profondamente e a lungo sulle basi della nostra vita, sul lavoro, sulle relazioni amicali, sulla famiglia, sul modo di svolgere attività, che da decenni consideravamo date per acquisite e quindi scontate, e che ha quindi provocato cambiamenti in ciascuno di noi.
Abbiamo bisogno di ricreare la radice di una futura socialità, dentro e fuori dal contesto di lavoro, non trascurando quello che di nuovo abbiamo imparato, ma al contempo rimodellandolo per non perdere l’essenza della relazione.
Se da un lato, per età e per approccio personale, ho sempre tratto energia dalla relazione con le persone, sto riscontrando per contro, da attento osservatore, un marcato e generalizzato predominio dell’autovalutazione rispetto all’ascolto degli altri e della percezione che hanno di noi stessi.
Se prima della pandemia la consapevolezza di essere ogni giorno oggetto di valutazione da parte di chi faceva parte del nostro microcosmo era chiara, oggi l’aver portato molti di noi a rapportarsi con lo schermo del pc e il cellulare ha di colpo creato una bolla, che ci ha reso impermeabili al valore del confronto e ci porta a cercare sempre colpe in chi sta dall’altra parte dello schermo.
Come mi avrete spesso sentito ripetere, essere il presidente di Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna è una formidabile occasione per realizzare iniziative e progetti concentrandomi più sulle modalità di realizzazione, che sul loro fine: l’attenzione alta e rivolta a tutti gli stakeholders, in primis agli associati, per un’associazione come la nostra, è di importanza fondamentale.
Il modo di rapportarmi a collaboratori e colleghi del Direttivo e delle Commissioni è stato sicuramente un ulteriore step di quell’apprendimento continuo che promuoviamo come Federmanager, ma che con difficoltà applichiamo su noi stessi, spesso per paura di metterci in gioco.
In questi ultimi mesi sono stato ad esempio coinvolto in prima persona nelle attività di intervento nelle scuole superiori, organizzate da Paolo Bassi, coordinatore del gruppo di lavoro Vises e PCTO, interno alla nostra Commissione Formazione, coordinata da Massimo Melega: i Percorsi per le Competenze Trasversali e di Orientamento – PCTO- realizzati dai nostri manager e dal sottoscritto per studenti di licei e scuole di
superiori di Bologna, Ferrara e Ravenna, mi hanno consentito di capire realmente cosa significa apprendimento continuo e mi hanno permesso anche di affermare che oggi, ancor di più di ieri, vanno ripensati gli approcci didattici e creato un’auspicabile sodalizio tra scuola e mondo del lavoro.
La Commissione SIATE, con il suo coordinatore Roberto Pettinari e il Consigliere Massimo Kolletzek in prima linea, ha contribuito a dare a Federmanager un’immagine di professionalità apolitica su temi infrastrutturali, come il Passante di Bologna e il Porto di Ravenna: anche in questo caso, la complessità degli eventi e delle situazioni vissute mi ha suggerito di metterci la faccia e di dar loro supporto come presidente.
Questo per dirvi che quanto è successo per queste due attività appena citate, questo nuovo approccio di Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna e del suo Presidente, non sarà una parentesi, ma un nuovo modello di comportamento, pur nell’incertezza del contesto presente e futuro.
Niente paura quindi, avanziamo con fiducia verso il futuro che ci attende, consapevoli che in buona
parte sarà veramente “nuovo” e “altro”, ma altrettanto consapevoli che se le basi su cui lo faremo poggiare saranno la persona e i suoi valori, sarà sicuramente anche più bello.
01 luglio 2021