Filo Diretto Dirigenti Marzo 2022

Forza si r i c o m i n c i a , ora, senza se e senza ma, è il momento di gettarsi alle spalle tutto lo sconforto e le difficoltà dentro e fuori l’Italia e cominciare a mettersi gli occhiali della positività, che non vuol dire solo vedere e chiamare i problemi con il loro nome, ma traguardare le soluzioni, passo dopo passo

Andrea Molza     

Presidente Federmanager Bologna  Ferrara – Ravenna
Le notizie appena ricevute sulla guerra in Ucraina mai come oggi potrebbero mettere in discussione la ricerca di positività, ma il mondo non finirà domani anzi, come qualcuno scriveva, domani è un altro giorno e dipende solo da noi determinare se alzarci con la mente proiettata verso il passato o voltare pagina dal punto di vista emotivo e ripartire con positività. Me lo impongo da un po' di tempo e vi confesso che funziona. 

Quest’approccio mi è servito molto per gestire più “da lontano” il mio lavoro, riuscendo così a sostenere le varie attività extra professionali che mi impegnano ugualmente e soprattutto Federmanager, che mi vede ormai al giro di boa dell’ultimo mandato. Proprio in riferimento a questo traguardo, vorrei lasciare a chi mi succederà un’organizzazione efficiente e “rassicurante”. 

Uso volutamente quest’ultimo termine, dandone la mia chiave di lettura. Credo infatti che essere efficienti sia un obiettivo tecnico fondamentale, ma freddo; al contrario essere rassicuranti è fondamentale per chi offre un servizio e suggerisce un’idea di vicinanza e condivisione che credo abbia fatto e faccia la differenza soprattutto dalle nostre parti. 

Chi mi conosce bene sa che ho sempre dato importanza al fatto che gli operatori della nostra struttura, sia i "vecchi" del mestiere, sia i più giovani di età ed esperienza, cogliessero e coltivassero questo atteggiamento nei confronti di tutti noi: quadri, dirigenti in attività, inoccupati, pensionati, professional e famigliari. Ai funzionari indispettiti per il fisiologico opportunismo di chi ci lascia non appena risolto il problema grazie al nostro aiuto, ho sempre raccomandato di sentirsi gratificati dalla riconoscenza sul servizio offerto, piuttosto che dalla fedeltà associativa. Perché alla fine il riconoscimento non dipende solo da cosa facciamo, ma piuttosto da come lo facciamo, tanto più se manteniamo un atteggiamento di vicinanza che dimostra il nostro coinvolgimento verso l’associato. 

Ripeto spesso che essere sempre stati in grado di garantire il servizio, anche a ranghi ridotti e alternati, attraversando ciclicamente contagi e quarantene, ci ha piuttosto temprati e ci ha permesso di acquisire un approccio reattivo efficace e ormai consolidato. 

A chi lamenta, incontrandomi, che nel corso degli ultimi due anni abbiamo organizzato poche riunioni in presenza, ricordo che la normativa in atto non permetteva alternativa e la soluzione non poteva essere eludere la norma, ma portare a casa in ogni caso l’obiettivo. 

Parliamo pertanto di obiettivi e risultati: a livello regionale, abbiamo lavorato per riprendere con tutte le associazioni Federmanager territoriali dell’Emilia Romagna progetti di rilancio dell’organizzazione, a partire dalla revisione del nome, non più Aerdai, ma Federmanager Emilia Romagna, quindi portare a fattor comune i gruppi “Giovani” e “Minerva”. 

Il fatto che il gruppo Giovani, già nella dimensione del nostro territorio, abbia conquistato (grazie al coordinamento di Leonardo Dall’Osso) un prestigio che travalica la regione, oltre al fatto che un nostro rappresentate (Erik Pettinicchi) sia entrato nel Coordinamento giovani nazionale, in seno al quale ha assunto la responsabilità della comunicazione, dimostra che non siamo rimasti spaventati in casa. 

Per quanto riguarda Minerva, evidenzio un altro importante risultato, ottenuto a valle della generosa rinuncia all’incarico di coordinamento da parte di Annarita Succi, che ne ha permesso il rilancio attraverso l’individuazione della nuova referente, Sara Cirone, e la costituzione di una solida struttura operativa composta da colleghe di grande valenza. Per il gruppo Minerva questo è solo l’inizio: nel prossimo futuro vi è l’obiettivo di realizzare progetti in house e attività che saranno definite con la futura referente regionale, che verrà formalmente individuata a valle della votazione assembleare sulle modifiche statutarie. 

Molte le novità che si sono calate sulle commissioni Quadri (Progetto Manager Plus), FSURIFA - Formazione, Scuola Università e Rapporti con Federmanager Academy (Progetto PCTO), SIATE – Sostenibilità e Infrastrutture per l’Ambiente il Territorio e l’Energia (che ha fatto un lavoro molto importante di condivisione con i vari stakeholders). 

Non voglio assolutamente dimenticare il nuovo progetto Fondirigenti ABIGAIL(M), proposto e gestito dalla Commissione Industria 4.0, così come la “tenuta del Piave” del gruppo Pensionati. 
Questo approccio, caratterizzato dalla positiva voglia di fare e di “non mollare”, lo abbiamo evidenziato anche in interviste rilasciate sui media, dove abbiamo voluto essere presenti anche per rimarcare l’impegno del Presidente federale Stefano Cuzzilla nel lanciare un patto della managerialità per far ripartire il paese. 

Tutti gli stimoli devono essere seguiti anche da un atteggiamento misurato nella scelta dei profili da individuare e votare nelle prossime elezioni alle cariche vacanti degli enti nazionali a noi collegati. 

Tali profili, sempre più, dovranno uscire da logiche campanilistiche ed essere coraggiosamente indirizzati a livelli di seniority uguali, se non superiori, a quelle che distinguono i nostri “amici” di Confindustria.

Con queste positive novità, ma soprattutto con un positivo sguardo al nostro agire che possa aiutare a cambiare un’oggettiva situazione di difficoltà del paese, vi mando un caro saluto.

Editoriale Filo Diretto Dirigenti gennaio - marzo 2022