Le premesse per le nuove sfide del 2020
Con questo editoriale si chiude quel momento di confronto allargato del 2019, è l’occasione per dire buon fine e buon inizio a chi non potrò salutare di persona il 13 dicembre al nostro consueto brindisi Natalizio che personalmente amo fare riservato ai soci e ai “partners” in sede.
Andrea Molza
Presidente Federmanager Bologna – Ravenna
Le cose per cui dirci buona fine e buon inizio sono tante e qui volutamente voglio essere “leggero” sapendo che quelle più importanti troveranno spazio in altre pagine di questa o della prossima rivista.
Parto da quella più simbolica, ma al contempo significativa. Da gennaio ci chiameremo Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna: proseguiamo il progetto di aggregazione, iniziato tre anni fa con Ravenna e ora a compimento con l’associazione di Ferrara. Ferrara e Ravenna infatti hanno già da molti anni un rapporto di scambio e collaborazione con Bologna. Come per Ravenna, anche per Ferrara, la decisione di sciogliersi come associazione e confluire a Bologna non toglie nulla al rapporto “di vicinanza” con gli iscritti, in quanto sedi e referenti locali resteranno invariati, così come rimarranno i rappresentanti dell’associazione: il Presidente di Ferrara diventerà Vicepresidente di Bologna – Ferrara – Ravenna con delega per il territorio di Ferrara.
L’obiettivo di questa aggregazione è duplice: da un lato, una maggiore efficienza gestionale (un’unica amministrazione); dall’altro, una maggiore qualità e tempestività dei servizi forniti agli associati, attribuendo l’operatività a professionisti aggiornati e disponibili con orari più allargati, migliorando quindi la soddisfazione degli iscritti e pertanto la fedeltà associativa e lasciando al Vice presidente con delega sul territorio il ruolo istituzionale che è il collante col territorio e le sue istituzioni.
Questo approccio aggregativo non deve essere visto come l’unico possibile, né come tendenzialmente egemonico; il progetto di aggregazione di più sedi va visto in funzione di una migliore risposta alle esigenze e alla richiesta di servizio degli associati.
Con Federmanager Modena, ad esempio, stiamo collaborando per progetti di formazione e proselitismo mettendo in comune una risorsa professionalmente preparata che riporta funzionalmente a entrambi i Presidenti e dedica ad ognuno lo stesso tempo e impegno.
Concludo il ragionamento dicendo che, a mio parere, avere dimensioni troppo grandi per un’associazione territoriale è molto rischioso, per l’impegno e la complessità organizzativa che comporta. Per contro, ritengo che realtà contigue di piccole e medie dimensioni possano trovare nelle varie soluzioni aggregative sperimentate un’efficienza e una solidità di competenze e servizi che gli iscritti si aspettano.
Per quanto riguarda la nostra organizzazione interna, abbiamo sviluppato e stiamo implementando, grazie al supporto della nostra Vicepresidente Eliana Grossi, un CRM, un sistema di gestione di associati e proseliti che riteniamo sia una risposta importante per la gestione organica e attenta dell’iscritto effettivo e potenziale e dei servizi che richiede.
Grazie ai progetti e alle iniziative delle Commissioni e dei gruppi di lavoro di Federmanager Bologna – Ravenna abbiamo raggiunto grande visibilità: per citare un esempio tra gli altri, grazie alla Commissione 4.0, coordinata da Alberto Montanari, stiamo attraendo anche nuovi manager non associati che cercheremo di far iscrivere alla nostra associazione, dopo avergli dato testimonianza di quanto siamo capaci di fare.
Il grazie di cuore è comunque a tutti colleghi consiglieri, revisori e proboviri che quest’anno si sono impegnati per portare a casa risultati importanti. Un grazie particolare a Massimo Melega che con abnegazione si è speso per coordinare il GSMP (gruppo sindacati minori nazionale a cui aderiamo) e la Commissione Formazione e che ha generosamente accettato anche l’incarico Vice Presidente CIDA nazionale, per tenere monitorata da vicino, insieme al referente Seniores di Bologna - Ravenna, Giovanni Giacò, la situazione dei dirigenti pensionati e le iniziative da intraprendere contro il blocco della perequazione automatica, il contributo di solidarietà sulle pensioni e ogni altra iniziativa lesiva nei confronti dei nostri iscritti.
Il grazie è infine per la struttura pronta a impegnarsi sia nelle attività quotidiane di servizio, sia nelle molteplici attività richieste a livello nazionale e dalle istituzioni locali, che sempre più ci vedono portatori di competenze ed esperienze. Personalmente, durante questo 2019 ho investito tempo e risorse nel progetto UNI.CO.RE (creazione di corridoi universitari per studenti rifugiati provenienti dall’Etiopia) e nell’associazione Approdo Sicuro, delegando alla struttura la gestione del progetto Seneca per manager momentaneamente inoccupati, format che vorrei rendere annualmente replicabile. Da qui sempre più l’idea che l’organizzazione debba avere una struttura solida impermeabile ai cambiamenti di presidenza.
Concludo dicendo che nel 2020 sono previste le elezioni per il rinnovo delle cariche di Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna: con la prossima rivista riceverete aggiornamenti e informazioni utili per prepararvi a questo importante momento di democrazia associativa, dove la percezione di quanto si è fatto si misura con le aspettative di ognuno di noi/voi.
Durante questo mandato mi sono spesso chiesto se avessi fatto bene ad accettare nuovamente la sfida di gestire l’associazione, visto che sono un manager che lavora; per il futuro la risposta non mi è ancora chiara, ma per quanto fatto fino ad oggi rispondo con un grande e appassionato Si.
12 dicembre 2019