I successori di Fibonacci
Uno dei più grandi matematici di sempre...
Ho sempre avuto passione per i numeri, fin
dai lontanissimi tempi della scuola media,
poi Liceo Scientifico e, infine, facoltà di Chimica. Anche nelle diverse attività lavorative,
in settori diversi, ho avuto a che fare con i
numeri: all’inizio indicavano pesi, volumi,
tempi, pressioni, rese, purezze, poi tonnellate, tempi, lire, dollari, marchi, euro, diagrammi di Gantt.
In ogni caso, comunque, per
affrontare e poi risolvere un problema era
necessario un approccio che contemplasse l’utilizzo dei numeri. La prima volta che
ho incontrato la successione di Fibonacci
(detta successione aurea) è stato leggendo
il libro “Codice da Vinci”(2003)di Dan Brown,
da cui è stato tratto un film di successo; mi
è venuta alla mente, ora, considerando i numeri che sono stati e sono ancora utilizzati
da parecchi maîtres à penser (la solita compagnia di giro: politici, giornalisti, accademici, scienziati e – novità – influencers) per
giustificare le decisioni politiche che hanno
impattato sulla vita dei cittadini italiani ed
europei negli ultimi anni e che la potrebbero
condizionare ancora di più nei prossimi anni.
Leonardo Bonacci, detto il Fibonacci (Pisa
1170-1242) è ritenuto uno dei più grandi
matematici di tutti i tempi: introdusse, per
la prima volta in Europa, la numerazione
posizionale indiana con le nove cifre (1-9)
ed il numero zero.
All’epoca venivano usati
i numeri romani e il sistema di numerazione
greco.
Gli attuali successori (!) di Fibonacci,
hanno spaziato, e continuano ancora, a indicare numeri nei più diversi settori: energia,
agricoltura, zootecnia, imballaggi, automotive, sanità, edilizia, disoccupati, PIL,
pensionati, disastri naturali…
Ultimamente un altro campo, che potrebbe sembrare
facile (v.il pollo di Trilussa) ma non lo è, quello relativo alla Statistica viene utilizzato per
spiegare il cambiamento climatico e innalzamento della temperatura con l’aumento di
emissioni di anidride carbonica antropica.
Il
primo ministro britannico Disraeli e lo scrittore americano Mark Twain sostenevano che
ci sono tre tipi di bugie: le piccole, le grandi e le statistiche.
Ora, vista la faciloneria,
condita da qualche goccia di faziosità ideologica e di enormi interessi economici, se
ne potrebbe indicare una quarta: l’errore di
comunicazione!
Non si può né pensare né,
tanto meno, pretendere che i suddetti personaggi siano dei matematici come Fibonacci;
basterebbe che sapessero fare il cosiddetto
“conto della serva” ma, in questo caso, perderebbero le ricche prebende e l’ambito status.
Sarei del parere di posizionarli tra i due
estremi e, quindi, ritengo che non vogliano
fare i giusti conteggi di denari, tempi, personale, aziende e la conseguente analisi Costi/
Benefici (tertium non datur).
Mentre stavo
scrivendo queste modeste note, ho letto che
il 14 marzo è stata la Giornata Internazionale della Matematica - Pi Greco Day 2024
3,14 marzo (3) giorno (14)!
Lo scopo è di
avvicinare tutti i giovani alla matematica e,
quindi, alle discipline scientifiche (STEM).
Chissà come saranno fischiate le orecchie
ai numerosi burocrati, comodamente acquartierati negli ovattati uffici a Bruxelles,
quotidianamente impegnati nella ricerca di
come rendere impossibili le cose difficili!
Io, da vecchio dirigente industriale pensionato abituato a dover risolvere i quotidiani
problemi aziendali, sono allibito difronte alle
evidenti pecche nelle diverse programmazioni decise dall’Eu sui diversi settori, frutto
di visioni ideologiche diverse, di interessi
diversi, di compromessi politici.
La logica
conseguenza è il partorire leggi, come la più
recente sulle abitazioni dette green, che non
tengono conto di tutte le incognite (x, y, z)
coinvolte nella soluzione dell’equazione. È
fondamentale ricordare sempre il valore dei
dati e la loro corretta interpretazione per
comprendere la realtà.
I Romani, 2000 anni
fa avevano scolpito un brocardo: “Ad impossibilia nemo tenetur” (Nessuno è obbligato
alle cose impossibili).
Prosit!
18 aprile 2024