Praesidium: sanità integrativa e welfare a sostegno del management

Praesidium, in sinergia con il sistema Federmanager, promuove soluzioni dedicate al management per colmare il divario territoriale e valorizzare i benefici previsti dal Ccnl dirigenti industria

Praesidium, in sinergia con il sistema Federmanager, promuove soluzioni dedicate al management per colmare il divario territoriale e valorizzare i benefici previsti dal Ccnl dirigenti industria
Il welfare sanitario rappresenta oggi uno strumento strategico per le imprese, che possono così offrire servizi aggiuntivi ai propri collaboratori – come coperture sanitarie integrative, check-up e prestazioni specialistiche – contribuendo al benessere individuale e al miglioramento della produttività. Si tratta di un benefit sempre più ricercato dai lavoratori, attenti alla qualità dell’assistenza e alla prevenzione. La sanità integrativa si configura anche come una risorsa complementare al Servizio Sanitario Nazionale (SSN), contribuendo a estendere l’accesso alle cure e a promuovere l’adozione di tecnologie innovative, come la telemedicina. Il suo ruolo va oltre la semplice copertura delle prestazioni non incluse nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA): mira a rafforzare in modo strutturale la rete di protezione sanitaria. Tuttavia, l’attuale quadro normativo non favorisce pienamente lo sviluppo di questo sistema: il limite di esenzione fiscale fissato a 3.615,20 euro appare superato rispetto alle necessità di oggi, ostacolando un’evoluzione coerente dei piani di welfare.
In questo contesto, si colloca l’impegno di Praesidium, società del sistema Federmanager e broker di riferimento del Fondo di Assistenza Sanitaria Assidai, realtà specializzata nella progettazione di programmi di welfare per dirigenti, quadri, professional e famiglie. Forte della sinergia con Federmanager e Assidai, Praesidium promuove un welfare su misura che valorizza le tutele previste dal Ccnl dirigenti industria, recentemente rafforzato proprio in quest’ambito. Praesidium opera nella distribuzione di soluzioni assicurative e sanitarie, rispondendo alle esigenze della classe manageriale, sia in servizio che in pensione. Il mercato è eterogeneo: accanto ai fondi contrattuali istituiti dalle parti sociali, operano casse di assistenza, mutue, compagnie assicurative e broker specializzati nel trovare soluzioni su misura.
Il panorama attuale della sanità integrativa in Italia si caratterizza per un’ampia varietà di attori – fondi contrattuali, casse di assistenza, mutue, compagnie assicurative e broker specializzati – ma presenta ancora margini di crescita. Malgrado la crescita del settore e il ruolo sempre più importante dei fondi integrativi nel sostenere le famiglie, permangono criticità: disomogeneità tra aree geografiche, scarsa integrazione con il SSN, carenze nei servizi di long-term care e una limitata presenza di fondi contrattuali nel pubblico impiego.
Un segnale positivo arriva dall’iniziativa del Ministero per la Pubblica Amministrazione, che ha avviato l’estensione del welfare sanitario anche ai lavoratori del settore pubblico. Ma la sfida resta: trasformare la sanità integrativa in una leva di equità e innovazione, a sostegno di un sistema sanitario più solido, efficiente e accessibile. Tuttavia, la sfida resta aperta: rafforzare il ruolo della sanità integrativa non solo come supporto al sistema pubblico, ma come reale leva di equità e innovazione nella tutela della salute.