Aiutare le PMI genera valore e soddisfazione
La testimonianza di un manager che partecipa al programma lombardo AMa-DIH (Affiancamento Manageriale per i Digital Innovation Hub) lanciato da Sistemi Formativi Confindustria per supportare l’operatività dei DIH di Confindustria, attraverso il coinvolgimento di risorse manageriali per agevolare l’attività di affiancamento alle imprese nelle fasi di assessment e valutazione delle opportunità di sviluppo.
Roberto Zardoni
Socio ALDAI Federmanager e Innovation Manager Certificato RINA Service con disciplinare Federmanager
È lunedì 9 Marzo e, mentre mi accingo a scrivere questo articolo, il mio pensiero va alla nostra Lombardia e a tutte quelle aziende lombarde che ho incontrato per l’assessment Industria 4.0. Ho trovato tanta professionalità, grande entusiasmo e voglia di realizzare cose importanti nonostante le avversità, che in questi giorni non mancano a tutti noi.
Nell’ambito del progetto AMa-DIH, finanziato da 4.Manager, ho iniziato a collaborare con DIH Lombardia nel mese di Dicembre 2019. Da allora ho avuto il piacere di incontrare una decina di aziende dislocate nelle provincie lombarde di Milano, Bergamo, Pavia, Como, Lecco. Piccole e Medie Imprese operanti nel mercato B2B e su commessa, la metà con fatturato inferiore ai 10Mio€ e con meno di 20 dipendenti, circa due terzi aziende di produzione, un terzo aziende di servizi. I settori manifatturieri rappresentati vanno dal tessile, all’industria dei metalli, Oil & Gas, legno. Per le aziende di servizi parliamo di ICT e spedizioni. Insomma, una bella e variegata rappresentanza che mi ha consentito di entrare in contatto con problematiche, necessità, opportunità diverse.
Una prima osservazione è che, indipendentemente dal settore e dalla dimensione, ho incontrato aziende preparate e consapevoli delle opportunità derivanti dalla trasformazione digitale. Anche le piccole imprese, a volte micro, hanno questa consapevolezza e hanno anche progetti interessanti e/o idee che spesso tengono, loro malgrado, “nel cassetto” per scarsa possibilità ad investire sia in termini di denaro che di tempo e risorse interne.
Al di là di queste considerazioni derivanti dalla mia esperienza iniziale, vorrei nel seguito trasferire in poche parole l’approccio all’attività di assessment attuata dal DIH Lombardia ed il valore aggiunto che si vuole trasferire alle aziende per incentivarle a mettere in atto azioni concrete per migliorare la competitività.
Obiettivo del servizio alle imprese è fornire un report personalizzato sul livello di digitalizzazione dei processi, che diventa spunto di riflessione per intraprendere iniziative 4.0 a breve, medio e lungo periodo.
L’applicazione utilizzata per rilevare la maturità digitale dell’azienda è l’assessment Industria 4.0 la cui compilazione, fatta con i referenti aziendali, generalmente richiede, se fatta bene, dalle 3 alle 4 ore nelle quali, prendendo spunto dalle domande e dalle relative risposte, è importante andare un po' oltre e cercare di inquadrare in modo più preciso la specifica realtà aziendale.
L’output di base dell’assessment consiste di due grafici (radar) che rappresentano in maniera sintetica ed immediata il livello di maturità dell’azienda per dimensione di analisi e per macroprocesso e, ove presente, il livello di “intelligenza” del prodotto (sezione “smart product”).
Grafici che, a loro volta, sono il punto di partenza per sviluppare il valore aggiunto dell’approccio DIH Lombardia che si concretizza nella predisposizione e presentazione all’azienda di un rapporto nel quale vengono riprese e documentate le seguenti aree:
- una descrizione puntuale della situazione aziendale (as-is) per macroprocesso (e spesso solo questa fase induce interessanti riflessioni nelle aziende);
- un elenco, per ogni macroprocesso, di suggerimenti, spunti, aree di analisi per intraprendere un percorso di trasformazione digitale;
- una roadmap strutturata per fasi/tempi e complessità degli interventi in modo da fornire all’azienda una possibile mappa di priorità per una eventuale programmazione degli interventi;
- una indicazione dei trend di settore in ottica di trasformazione digitale.
Quella messa in campo dal DIH Lombardia è una iniziativa impegnativa; ogni report è “cucito” sulla specifica realtà aziendale ed è molto coinvolgente. Ritengo che, operando in questo modo, il DIH stia dando alle aziende una chiave di lettura importante e di valore su come sviluppare business, processi e prodotti nell’ottica della trasformazione digitale in maniera strutturata ed integrata, mettendo al centro la trasformazione culturale. E questo emerge chiaramente dagli incontri e dalle presentazioni fatte nelle aziende dove l’interesse ed il coinvolgimento delle persone che intervengono è altissimo.
Ho notato una grande voglia di raccontarsi davanti ad un interlocutore che, in modo obiettivo e partecipativo, porta queste aziende a farsi domande e a darsi/ricevere delle risposte che in taluni casi sono anche diventate azioni immediate.
C’è tanta voglia di “aprirsi”. Queste aziende hanno perfettamente capito che è necessario collaborare con l’esterno, con enti, organismi, istituzioni, partner per fare un vero salto di qualità e stanno cercando vie e modalità per attivare queste forme di collaborazione.
Trasferire competenze alle imprese è particolarmente motivante, soprattutto nei momenti di criticità, perché si percepisce in modo evidente l’apprezzamento per gli interventi gratuiti del Digital Innovation Hub.
01 maggio 2020