Leadership Gentile
Intervista Dirigenti Industria a Guido Stratta e Luca Brambilla, autori del libro Leadership Gentile.
Cosa serve per essere visti come veri leader? Quali le caratteristiche che ne determinano l’immagine agli occhi del team?
Tra i tanti aggettivi che potrebbero essere utilizzati, quello più importante, per Guido Stratta e Luca Brambilla, è “gentile”. Non per niente Stratta, fondatore e presidente dell’Accademia della Gentilezza, ha scritto con Brambilla, direttore dell’Accademia di Comunicazione Strategica, il volume Leadership Gentile. Dialoghi strategici. Le 128 pagine del volume, pubblicato da ACS Editore, rappresentano il manifesto culturale e programmatico di un nuovo approccio alle organizzazioni.
Iniziamo con i due autori il viaggio lungo la via della gentilezza.
Qual è stato il momento in cui hai sentito la necessità di affiancare l’aggettivo “gentile” all’immagine del leader?
Guido Stratta: Era il 2020 e stavamo vivendo le ore angoscianti del lockdown. Ero a casa con mia moglie e in quei giorni di cattività obbligata abbiamo iniziato a confrontarci circa i rispettivi ambiti lavorativi. Entrambi ci occupavamo di persone e in quei momenti il pensiero di come potessero stare riempiva le nostre giornate. Come stavano vivendo ma, soprattutto, come sarebbe stato il “dopo”? Improvvisamente tutti ci siamo scoperti fragili e solo con la gentilezza abbiamo convenuto si sarebbe potuta tutelare questa vulnerabilità. Essere gentili, soprattutto per chi era chiamato a posizioni apicali all’interno delle aziende, sarebbe dovuto essere da lì in avanti un must. Il tempo in quei giorni non mancava, rendendo propizia la possibilità di codificare i primi contenuti di una nuova leadership.
E poi cosa è successo?
Guido Stratta: È successo che al rientro, nelle prime fasi del faticoso ritorno alla normalità, ho condiviso questi miei pensieri con colleghi, amici e conoscenti, riscontrando apprezzamenti e venendo invitato a diffondere queste mie idee. Non solo. Diversi tra questi hanno voluto “saperne di più”, iniziando a loro volta a farsi portatori di questi valori. Parole come gratitudine e perdono, per citarne due, sono uscite dal limbo in cui erano state per troppo tempo relegate.
A quel punto, Luca…
Luca Brambilla: A quel punto ho iniziato a sentir parlare di Leadership Gentile. Occupandomi di comunicazione, in particolare di Comunicazione Strategica intesa come approccio scientifico che studia le migliori strategie attraverso le quali le persone possano relazionarsi e prendere decisioni anti-bias, mi sono subito incuriosito. Affiancare la gentilezza alla leadership non poteva essere un mero esercizio stilistico: ci doveva essere di più. E quel di più determinava una convergenza mirabile con la Comunicazione Strategica, nella quale si valorizzano tutti gli elementi all’interno di una relazione: Io, Tu e Contesto. Il leader gentile valorizza tutti gli elementi in virtù della gentilezza che permea le sue azioni e il suo pensiero.
Qual è quindi il pensiero di un leader gentile?
Guido Stratta: Il pensiero di un leader gentile è una figura geometrica, il triangolo, connotato da tre fattori determinanti e interdipendenti: risultati, benessere e motivazione. I primi sono al vertice del triangolo e si fondano sul concetto di sostenibilità. Il secondo si ottiene quando le persone fanno ciò che amano e sanno fare in un contesto relazionale che sappia vederli e riconoscerli. L’ultima, infine, abbandona la propria esogena per abbracciare completamente un’origine endogena, perché solo dall’interno può scoccare la scintilla.
Luca Brambilla: Mi riaggancio alle parole di Guido per sottolineare quanto, all’interno della Comunicazione Strategica, sia fondante il concetto di sostenibilità. Tutto ciò che non rispetta uno dei tre elementi, sia l’Io, il Tu o il Contesto, non può essere sostenibile nel lungo termine. Può portare a vantaggi nel breve ma non può tutelare la relazione con l’altro; in ogni caso non rappresenta la creazione di maggior valore possibile.
Simbiosi perfetta.
Luca Brambilla: Direi di sì. L’idea di scrivere “Leadership Gentile” insieme è stata naturale, come lo è stato pensare che la nostra collaborazione non terminasse con la stesura dell’ultima pagina. Questa esperienza ha solamente confermato la nostra identità di valori e la volontà di trasmetterli e declinarli comunemente.
Guido Stratta: Il libro è solo la punta dell’iceberg. Abbiamo iniziato a organizzare presentazioni ed eventi per diffondere i contenuti ma, soprattutto, confrontarci con chi andrà a mettere in pratica quanto letto. Inoltre, abbiamo pensato a un corso per executive, che si terrà nel prossimo autunno, in collaborazione con una delle più prestigiose business school in Italia. Sarà la prima volta in cui verranno insegnati i fondamenti di una disciplina che, con la Comunicazione Strategica, risulterà sempre più centrale nella gestione delle relazioni all’interno delle organizzazioni.
01 marzo 2024