Alla ricerca dell’atmosfera del Natale
Lontano dalla massa, riscoprire l’intimità delle tradizioni natalizie nei borghi Bandiera Arancione del Tci
Tino Mantarro
Redattore Touring
Si avvicina il Natale e cresce la voglia di partire. Non per svernare al caldo, che per ora è una tentazione destinata a rimanere tale, ma per uscire un po’ di casa alla ricerca di quell’atmosfera festosa ma raccolta che fa tanto Natale. Il punto in questo momento storico è riuscire a trovare una sintesi equilibrata tra la voglia di rimettersi a viaggiare e farlo in modo sicuro, in luoghi affollati ma non troppo. Per cui meglio evitare sia le grandi città sia i luoghi canonici dei mercati di Natale, pieni fino all’inverosimile. E piuttosto scoprire alcuni dei tanti borghi della provincia italiana che al Natale e alle sue tradizioni dedicano eventi e mercatini. Quelli che vi suggeriamo, tutti intorno alla Lombardia perché il semplice uscire dai confini della Regione per ora sembra esotico, sono quattro borghi Bandiera Arancione, il riconoscimento di qualità turistico e ambientale conferito dal Touring Club Italiano ai piccoli comuni dell’entroterra italiano che si distinguono per l'offerta di eccellenza e la qualità dell’accoglienza.
Per esempio a FIUMALBO, paese dell’Appennino tosco-emiliano di 1.300 persone, famoso perché a soli quattro chilometri dalle vette dell’Abetone – dove si allenava quel mito nazionale di Alberto Tomba – e dal monte Cimone, il rilievo più alto dell’Emilia Romagna. Un paese verticale, con un centro storico che rimanda alle atmosfere del Medioevo, con le strade in selciato, i tetti d’ardesia, le case in sasso; un luogo dove si parla un particolare dialetto misto emiliano-toscano, e che per Natale si trasforma in una Betlemme d’Appennino. Qui da oltre 25 anni la sera del 24 dicembre (quest’anno replica l’8 gennaio) si tiene il Presepe vivente che si snoda in tutte le vie del paese, con la canonica rappresentazione della Natività, ma anche una messa in scena animata degli antichi mestieri del borgo e delle sue tradizioni contadine.
La stessa atmosfera antica e raccolta si respira a CANDELO, borgo in provincia di Biella che dal 2007 è Bandiera Arancione. Si tratta di un luogo raro, cresciuto intorno al Ricetto, ovvero una struttura fortificata tardo-medievale realizzata dalla comunità contadina con funzione di deposito agricolo e rifugio per la popolazione in caso di pericolo. Una fortificazione come se ne incontravano tante nella pianura piemontese, ma che è l’unica che si è conservata senza quasi subire rimaneggiamenti per oltre sei secoli. Qui le strade, che sono battezzate rue alla francese, sono pavimentate a ciotoloni; le case piccole e ravvicinate, per far economia di spazio e favorire la difesa. Un borgo dall’atmosfera medievale che ogni anno si trasforma nel periodo natalizio, con luminarie ed eventi che amplificano la suggestione in questo scenario di un passato che qui non sembra del tutto passato.
Diversa invece l’atmosfera montana di LEVICO TERME, borgo Bandiera Arancione della provincia di Trento. Qui sembra di essere ancora negli anni della Belle Epoque di primo Novecento, quando queste terre erano in mano alla monarchia degli Asburgo e grazie all’abbondanza di acque termali il paese era diventato una delle mete preferite delle teste coronate di tutta Europa. A Levico venivano per sfruttare i benefici delle acque arsenicali e ferruginose, dalle particolari qualità terapeutiche e rigenerative, ma anche per passeggiare nel fastoso e immenso Parco Asburgico delle Terme. Oggi a Levico si viene per le terme, certo, ma nel periodo dell’Avvento si viene anche per il mercatino di Natale che non per nulla si chiama proprio “Asburgico”, segno evidente dell’origine di questa tradizione. Mercatino che nella nobile Levico si prolunga fino alla Befana, e nei fatti è un percorso alla scoperta del paese e delle sue botteghe artigiane, oltre che della sua gastronomia di influenza mitteleuropea. Il mercatino si svolge all’interno del Parco secolare, con le casette in legno che colorano i viali alberati. Tra gli eventi EncontrArte, appuntamento con l’arte della scultura tradizionale; la sfilata della Corte Asburgica e iniziative per i più piccoli.
Ultimo borgo Bandiera Arancione dove passare qualche giorno prenatalizio è CISON DI VALMARINO, in provincia di Treviso, giusto ai piedi delle Prealpi. Dominato dalle mura di Castelbrando – prima borgo medievale, poi castello, poi centro spirituale salesiano e infine albergo di lusso con ristoranti, centro benessere e diverse aree museali – il borgo è circondato dalle colline del Prosecco. Colline che diventano un anfiteatro intorno alla frazione di Rolle che domina il paesaggio con il suo campanile che sembra una freccia puntata verso il cielo e si raggiunge percorrendo la Strada dei 100 giorni, costruita dall'esercito austro-ungarico nel 1918 e vero gioiello architettonico con i 5 arditi tornanti in galleria che risale fino al passo di San Boldo. Cison poi è un borgo che ha un rapporto particolare con l’artigianato italiano di qualità: da oltre 40 anni in estate ospita Artiginato vivo, mostra mercato che richiama acquirenti da ogni dove.
Articolo in collaborazione con
Il Touring Club Italiano è un'associazione privata senza scopo di lucro che chiede ai suoi soci – destinatari e attori della missione – di essere protagonisti di un grande compito: prendersi cura dell'Italia come bene comune perché sia più conosciuta, attrattiva, competitiva e accogliente. Per questo il Touring Club Italiano contribuisce a produrre conoscenza, tutelare e valorizzare il paesaggio, il patrimonio artistico e culturale e le eccellenze economico-produttive dei territori, attraverso il volontariato diffuso e una pratica turistica etica, responsabile e sostenibile.