Certificazione sulla "Parità di genere" per il gruppo Veritas
Valutazione basata su 33 parametri
Il 30 settembre 2022, al termine di un lungo
processo di valutazione basato su 33 parametri, è arrivato alla positiva conclusione
l’audit dell’Ente di Certificazione Bureau Veritas (del tutto casuale l’omonimia) che ha
portato il GRUPPO VERITAS, prima Multiutility italiana ad ottenere l’importante
risultato della “CERTIFICAZIONE DELLA
PARITÀ DI GENERE”.
L’ambito riconoscimento è stato consegnato dai responsabili
dell’Ente Certificatore a Samuela Zennaro,
componente del CdA, a Chiara Bellon direttore delle Risorse Umane e a Giuliana
Da Villa, responsabile Qualità, Ambiente
e Sicurezza.
Il risultato assume particolare
rilevanza considerando il fatto che i dipendenti del Gruppo Veritas sono per l’80% di
sesso maschile, dovendosi svolgere attività
di natura gravosa.
La certificazione è stata rilasciata in conformità alla UNI/Pdr 125:2022, prassi a cui fa
riferimento il decreto 29 aprile 2022 della
Presidenza del Consiglio dei Ministri, che
definisce i “Parametri per il conseguimento della certificazione della parità di genere
alle imprese e coinvolgimento delle rappresentanze sindacali aziendali e delle consigliere e consiglieri territoriali e regionali di
parità” e che, in particolare, prevede all’art.
3 una “Informativa annuale sulla Parità di
Genere” da parte delle imprese, che ne rifletta il grado di adeguamento.
La certificazione ottenuta, che ha una validità di tre anni e prevede un monitoraggio annuale, attesta – sulla base di dati e obiettivi
misurabili, quindi verificabili – che il sistema
di gestione di Veritas è conforme ai requisiti
della norma, in modo da garantire un sistema inclusivo e rispettoso di ogni diversità.
Tutto questo è il risultato tangibile delle politiche che l’azienda veneziana porta avanti
da alcuni anni, grazie anche al gruppo di
lavoro “Differenza e Inclusione”, composto da diverse figure aziendali, trasversali
rispetto ai servizi e alle proprie attività di
competenza.
Il gruppo è stato creato per
promuovere la cultura dell’inclusione, valorizzare le azioni già svolte e monitorare
l’andamento degli indicatori contenuti nella norma UNI/ Pdr 125:2022 sopra citata.
Tra questi la parità salariale, la presenza di
politiche che favoriscano le pari opportunità, la conciliazione tra i tempi della vita
e quelli del lavoro e la promozione tra i dipendenti di importanti strumenti di flessibilità. Sono state inoltre sviluppate alcune
qualificanti iniziative legate alla genitorialità e alla cura, all’apertura degli sportelli di
ascolto e all’avvio dell’attività della “Consigliera di fiducia”.
Ancora, è in via di attivazione un progetto atto a favorire il dialogo
e la relazione tra le diverse generazioni
e a studiare modifiche organizzative legate
all’incompatibilità tra l’età e alcune mansioni particolarmente faticose.
01 dicembre 2022