Giovani e social network: opportunità e rischi
21° Convegno Scuola-Lavoro dei Maestri del Lavoro d’Italia. L'evento annuale testimonia l’attenzione che i “Maestri”, da sempre, dedicano ai giovani con assiduità, attraverso incontri presso le scuole, con l’obiettivo di trasmettere esperienze di vita per stimolare e sollecitare un dialogo sulle prospettive del mondo del lavoro.
Mario Giambone
Maestro del Lavoro e Consigliere ALDAI
Questo il tema dell’annuale edizione della ricorrenza, promossa dal Consolato provinciale di Milano di Federmaestri, che si è svolta il 23 novembre 2017, presso l’abituale e solenne Sala delle Conferenze concessa da Assolombarda, come da consueta e cortese concessione a testimonianza della valenza che questa consolidata ed apprezzata iniziativa ha assunto a conferma della considerazione che la Milano operosa, ricettiva e laboriosa, dedica al mondo della scuola. È bene ribadire come l’attenzione che i “Maestri”, da sempre, dedicano ai giovani, viene svolta con assiduità, attraverso incontri presso le scuole, con l’obiettivo di trasmettere loro esperienze di vita per stimolare e sollecitare un dialogo su quanto avviene al di fuori degli ambienti scolastici, dove i giovani si devono poi confrontare in ambiti diversi, con persone e modelli differenti rispetto a quelli frequentati.
Dopo l’esecuzione dell’Inno nazionale “Fratelli d’Italia” che ha ricevuto recentemente l’ufficialità da parte del Senato (questione restata sospesa dal 1946), il collega Maestro Giorgio Fiorini, nell’aprire la seduta, ha sottolineato l’importanza del tema scelto proprio per sostenere l’attualità delle esperienze che vengono vissute, presso gli Istituti e dentro le aule, con un diretto contatto tra giovani soggetti che si aprono alla vita ”reale”, che non sempre va confusa con quella “virtuale”, e persone mature con esperienze vissute, da cui si possano trarre stimoli e confronti utili per il proseguimento dello studio e del lavoro.
Il rischio che oggi si può correre è quello di sovrapporre quanto viene esposto in rete a quella che è la vita reale. Confondere quest’ultima con quella virtuale è il rischio che alcuni soggetti, specie se in giovane età, possono correre nel tentativo di confrontarsi con qualcosa che appartiene più all’immaginario che alla quotidianità. È quanto ha voluto mettere in evidenza Alberto Mattioli, attuale Console provinciale Maestri del Lavoro.
Concetto ripreso anche da Franco Del Vecchio, attuale Segretario CIDA Lombardia (Confedarazione nazionale dirigenti ed alte professionalità), sponsor della manifestazione e dei premi ai giovani studenti. Utile e necessario, afferma, è adeguarsi alle innovazioni e seguire gli sviluppi che la tecnologia imprime ai processi, senza perdere occasioni di adeguamento. Questo percorso, però, va seguito con attenzione e spirito di consapevolezza, senza lasciarsi guidare da altri, assumendo comportamenti responsabili.
Ancora più incisiva, dal punto di vista della propria professione, l’accorata esposizione di Chiara Giaccardi sociologa docente presso l'Università Cattolica di Milano, quando ha voluto evidenziare come ciò che viene messo in rete può trarre in inganno chi vi si rivolge. Ci si confida, convinti che quanto espresso non possa poi essere “carpito”, magari confidenze per inseguire slanci di intime riflessioni, momenti di fragilità personali, così come affidare a un diario alcuni segreti. Poi ci si accorge, troppo tardi, che quelle parole, inserite in altre circostanze potrebbero alterare realtà e significati, deformando le personalità di chi vi si è affidato, pensando che queste sarebbero poi rimaste confinate nel “segreto” del Web!
Le argomentazioni trattate hanno suscitato l’attenzione dei numerosissimi presenti tra i quali, oltre agli studenti, si sono fatte notare le qualificanti considerazioni espresse da insegnanti e familiari, che hanno costituito una platea fortemente partecipe. L’attenzione è anche stata stimolata dalla coinvolgente gestione svolta dalla giornalista Arabella Biscaro che ha intervistato “provocatoriamente“ in maniera televisiva, diversi presenti, differenziando età, professione e stato, realizzando una collegiale ed attiva partecipazione.
Una volta esaurita l’ampia parte introduttiva, è seguita poi quella attinente ai risultati della costante opera di presenza svolta presso gli istituti scolastici, documentata e riassunta dal collega Massimo Manzoni che ha posto in evidenza gli specifici incontri tenutisi presso le scuole secondarie di primo e secondo grado, istituti tecnici e professionali. Tale costante attività si è prodotta su un totale di 81 complessi scolastici, attraverso 409 incontri, partecipando in 397 classi ed incontrando 553 docenti, per complessivi 8.114 studenti! Numeri veramente significativi, che assurgono poi a speciale riconoscimento considerando che tale attività è di natura spontanea e che la costanza viene mantenuta, basandosi solo sul “volontariato”.
Tale fervente testimonianza e dedizione verso le giovani generazioni si conclude annualmente con il conferimento degli attestati ai vincitori del Concorso indetto, i cui elaborati vengono esaminati e selezionati da una apposita commissione, che se ne assume il delicato compito prevalentemente nel corso dei mesi estivi!
Quindi pienamente giustificato il doveroso ed indistinto ringraziamento rivolto a tutti gli attori di questa esemplare iniziativa, attraverso il caloroso plauso, espresso dalla folta platea, coinvolgendo anche gli emozionatissimi premiati.
A questi ultimi un caloroso e sincero augurio per il loro futuro.
01 gennaio 2018