12° Forum Economico Italo-Tedesco
ALDAI-Federmanager patrocina il forum “Womenomics: equità di genere e crescita economica”
Paola Poli
Donne Dirigenti Minerva ALDAI-Federmanager
Come influisce l’equità di genere sulla crescita economica?
Quali sono gli effetti della rappresentanza e dell'empowerment femminili sulla produttività aziendale?
Quali strategie stanno adottando le grandi aziende italo-tedesche per implementare la diversity al loro interno?
Questi i temi al centro dell’agenda del 12° Forum Economico Italo-Tedesco, svoltosi martedì 5 giugno 2018 presso la sede del Gruppo 24 Ore in presenza
di oltre 300 ospiti, con il patrocinio gratuito di ALDAI-Federmanager richiestoci come donne dirigenti dalla Camera di Commercio Italo-Germanica.
I lavori sono stati aperti dal Presidente della Camera di Commercio Italo-Germanica Erwin Rauhe, seguito dal saluto istituzionale dell’Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania Susanne Marianne Wasum-Rainer.
Successivamente sono stati presentati i dati inediti della ricerca realizzata dalla AHK Italien in collaborazione con Ipsos sull’equità di genere. Dai risultati emergono diverse analogie nelle condizioni delle donne in Italia e in Germania. Tra queste, la corrispondenza del tasso di donne laureate (32% in Italia e 33% in Germania) e nella percentuale di donne presenti nei board delle prime 50 blue chips (32% in Italia e 34% in Germania). Tra le differenze, emerge il tasso di occupazione femminile (49% contro il 72% tedesco).
In Germania appare più importante la disuguaglianza tra la paga oraria di una donna (euro 15,4) e quella di un uomo (euro 19,9) rispetto all'Italia, dove il gap è minore (euro 14,9 vs euro 15,9). L’equità salariale è infatti un tema per le donne tedesche, mentre le italiane sono concentrate sulla sicurezza personale sul lavoro e fuori dal lavoro.
Si registra il maggior distacco (71 punti contro i 62 in Italia) nell’area “lavoro” del Gender Equality Index, che include, tra gli indicatori, oltre al tasso di occupazione, la durata della vita lavorativa e le prospettive di carriera. Siamo convinti che il tema della formazione sia centrale per garantire le stesse prospettive di carriera a donne e uomini. Come emerge anche dall’indagine svolta tra i nostri soci, in Italia abbiamo ancora funzioni aziendali, come l’IT, caratterizzate da una netta presenza maschile e altre, come le risorse umane, a prevalenza femminile. Il work life balance si concretizza soprattutto nella flessibilità di gestione dell’orario di lavoro o nel lavoro da casa e sull’approccio delle aziende a questi temi nel contesto di interscambio economico italo-tedesco. Sul podio, insieme al Consigliere Delegato della Camera di Commercio Italo-Germanica Jörg Buck, è salita Jennifer Hubber, Chief Client Officer di Ipsos Global.
Moderate dalla giornalista Monica D’Ascenzo, Mariacristina Cedrini, Segretario Generale della Fondazione Bracco – Marcella Montelatici, Amministratore Delegato di TRUMPF Italia – Claudia Parzani, Presidente di Allianz Italia e Monica Poggio, Amministratore Delegato di Bayer Italia hanno commentato i risultati dello studio e riportato la propria esperienza personale in qualità di donne ai vertici aziendali.
La mattinata si è conclusa con la presentazione di alcune best practice a tema “diversity” che hanno visto protagoniste importanti aziende italo-tedesche: I.K. Hofmann con Ingrid Hofmann – Deutsche Bank Italia con Patrizia Zambianchi – Grenke Locazione con Francesco Vittadini – il Gruppo Schaeffler con Claudia Zuin e Beiersdorf Southern Europe con Luisa Bianchi. Un ringraziamento a Paola Simonetti della Camera di Commercio Italo-Germanica che ha organizzato e promosso l’evento creando rete e dimostrando uno splendido esempio della nuova leadership femminile.
01 agosto 2018