Innovation Days 2025
Intervista a Stefano Cuzzilla, Presidente 4.Manager

a cura della Redazione 4.Manager
Ripartito il 15 aprile il roadshow italiano, che si conferma come uno degli appuntamenti più importanti e strategici per supportare la crescita e l’innovazione delle imprese italiane. Organizzato da Confindustria e Il Sole 24 Ore, con la collaborazione di Sistemi Formativi Confindustria, Confindustria Innovation Hub e il supporto di 4.Manager, l’evento rappresenta un’opportunità unica per le aziende italiane che desiderano affrontare le sfide del futuro con strumenti concreti e strategie vincenti, per competere con successo nel panorama globale.
Nell’edizione di quest’anno il roadshow itinerante, al momento, farà tappa in 7 città italiane, offrendo aggiornamenti e spazi di confronto su temi cruciali per l’evoluzione imprenditoriale, dall’intelligenza artificiale per ottimizzare produzione e governance, all’efficientamento energetico per contrastare il caro energia, fino al ai finanziamenti per digitalizzazione, transizione green, gender gap e internazionalizzazione.
Ne parliamo con il Presidente di 4.Manager, Stefano Cuzzilla
Qual è il valore dell’iniziativa Innovation Days per 4.Manager?
Gli Innovation Days hanno da sempre raccontato i percorsi di cambiamento in atto nell’Industria italiana, valorizzando i territori e dando evidenza alle eccellenze e alle realtà che hanno percorso la strada dell’innovazione, mettendo a fattor comune il meglio dell’economia del nostro Paese.
Con il rinnovo del contratto dei dirigenti, che riconosce a 4.Manager un ruolo strategico nella diffusione della cultura d’impresa e manageriale, rafforziamo il nostro impegno a sostenere gli Innovation Days 2025, un’iniziativa che seguiamo da tempo, per offrire strumenti concreti a imprenditori e manager.
Sono anche un’occasione imperdibile per imprenditori e manager di fare rete e networking valorizzando una preziosa e già consolidata sinergia, capace di guidare il cambiamento in un’epoca di grandi trasformazioni. Il valore aggiunto sono le competenze manageriali che rappresentano un motore imprescindibile dell’eccellenza italiana, capaci di aumentare la ricchezza e la competitività delle imprese e diventare delle best practices replicabili in tutto il Sistema.
Secondo i dati ISTAT elaborati dall’Osservatorio 4.Manager, il 55% delle imprese che non hanno ancora adottato tecnologie di intelligenza artificiale cita la mancanza di competenze interne come principale ostacolo.
È per questo che le competenze manageriali sono oggi più che mai il vero valore aggiunto: un motore dell’eccellenza italiana, capace di accrescere la competitività e generare best practices replicabili nel Sistema Paese.
Quanto è importante innovare oggi per le imprese e qual è il valore aggiunto delle competenze manageriali?
L’innovazione è un driver fondamentale per rilanciare la competitività del nostro Paese. Solo il 2,8% delle PMI italiane presenta un livello molto alto di innovazione digitale, contro una media UE del 4,4% (Fonte: Osservatorio 4.Manager). Significa che bisogna accelerare e lavorare sul rafforzamento della fiducia.
Serve fare sistema, unendo le forze tra imprese, manager e istituzioni per promuovere concretamente l’innovazione. Le tecnologie – dalla robotica all’intelligenza artificiale – sono sempre più pervasive, e servono leadership manageriali in grado di governare questa transizione.
La quinta rivoluzione industriale ci chiede di abbandonare le vecchie certezze in virtù di un cambio di paradigma che apre a nuovi orizzonti e valorizza chi osa.
In un mondo in rapida evoluzione servono visione, strategia e formazione continua, ma anche sperimentazione e apertura all’innovazione dei modelli di business.
Il mondo oggi è Glocal (globale e locale) e ci chiede sempre più di essere predittivi, non reattivi. E di avere fiducia nelle connessioni.
La tecnologia può diventare uno strumento potentissimo per far vivere la tradizione in modo nuovo. Penso all’intelligenza artificiale, alla manifattura 4.0 e 5.0, ma anche al digitale. La tecnologia può amplificare il valore delle imprese e del fare impresa, renderlo più competitivo, sostenibile e attrattivo.
È positivo notare che le imprese che utilizzano l’AI sono cresciute, passando dal 5% del 2023 all’8,2% del 2024. Tuttavia, per consolidare questo trend serve puntare sulla managerializzazione delle PMI.
Le competenze manageriali sono fondamentali per accompagnare le imprese nella gestione delle transizioni e nel raggiungimento di un rilancio competitivo del Paese.
Bisogna credere che sia possibile stabilire una nuova alleanza anche tra uomo e macchina affinché le persone, manager e imprenditori, siano sempre più in grado di orientare, decidere e guidare la trasformazione.
Uno dei focus della prima tappa degli Innovation Days è stato sulla parità di genere, quanto è importante la valorizzazione delle competenze femminili?
È fondamentale valorizzare anche le competenze femminili. Investire nella parità di genere non è solo una questione di equità sociale, ma una leva concreta per rafforzare innovazione, competitività e sostenibilità. Ridurre il divario di genere significa anche ampliare il mix di competenze e prospettive del capitale umano.
I dati parlano chiaro: le aziende che promuovono la presenza femminile nei ruoli chiave sono più dinamiche, più orientate al green e meglio posizionate per affrontare le sfide del futuro. In Italia, la leadership femminile è in crescita – con il 43% di donne nei CdA e un incremento nelle posizioni manageriali tra il 2022 e il 2024 – ma restiamo al di sotto della media europea: il 32,1% di donne nei ruoli decisionali contro il 39,6% della UE, con un distacco marcato rispetto a Paesi come Finlandia e Bulgaria. Il gender gap rimane evidente anche tra le dirigenti (22%) e le imprenditrici (28,8%). Colmare questo divario non è solo giusto: è strategico. Portare l’occupazione femminile ai livelli europei significherebbe per l’Italia una crescita del PIL stimata in oltre 150 miliardi di euro. È il momento di agire, trasformando la parità in un motore reale di sviluppo.
Oltre a sostenere Innovation Days 2025, cosa fa 4.Manager per rafforzare le competenze manageriali nell’ambito dell’innovazione e accompagnare le imprese nella duplice transizione digitale e sostenibile?
L’impegno di 4.Manager punta su un ecosistema manageriale dell’innovazione che integri promozione delle competenze manageriali e diffusione della cultura d’impresa. Attraverso progetti con i Digital Innovation Hub di Confindustria, imprese e manager hanno già collaborato su temi cruciali come digitalizzazione, sostenibilità e finanza ESG.
4.Manager supporta Il Monitor Legislativo un’iniziativa promossa da Confindustria e realizzata da SFC che ha l’obiettivo di presidiare le norme che impattano sulle imprese e sui manager. Il 19 marzo scorso si è tenuto un webinar dal titolo Piano Transizione 5.0 Le novità della Legge di Bilancio 2025 e i chiarimenti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Al fine di approfondire e chiarire la comprensione delle misure alle imprese sono stati anche raccolte le slide e reso pubblico l’intervento del Dott. Calabrò, Capo Dipartimento per le politiche per le imprese del suddetto Ministero.
Inoltre, 4.Manager ha promosso un percorso di Alta formazione in collaborazione con Digit’Ed e 24Ore Business School per fornire ai manager temporaneamente senza occupazione una combinazione di competenze tecniche avanzate e soft skill relazionali, necessarie alle imprese per perseguire la competitività e la capacità di innovare in modo sostenibile. Le tre leve strategiche su cui è stato improntato il focus sono Intelligenza artificiale, cybersecurity e Big data, fondamentali oggi per cogliere nuove opportunità, migliorare i processi e creare ambienti di lavoro orientati allo sviluppo.
Inoltre, 4.Manager ha promosso un percorso di Alta formazione in collaborazione con Digit’Ed e 24Ore Business School per fornire ai manager temporaneamente senza occupazione una combinazione di competenze tecniche avanzate e soft skill relazionali, necessarie alle imprese per perseguire la competitività e la capacità di innovare in modo sostenibile. Le tre leve strategiche su cui è stato improntato il focus sono Intelligenza artificiale, cybersecurity e Big data, fondamentali oggi per cogliere nuove opportunità, migliorare i processi e creare ambienti di lavoro orientati allo sviluppo.
Imprese e manager lavorano insieme su traiettorie di sviluppo concrete. Ma c’è un fronte su cui vogliamo insistere: le PMI non devono essere lasciate da sole, soprattutto nei momenti più delicati, come il passaggio generazionale, decisivo per garantire la continuità d’impresa e traguardare nuove fasi di crescita.
Solo dove la passione dell’imprenditore incontra la strategia del manager, dove la visione si integra con il metodo, nasce l’alleanza perfetta per governare l’innovazione e favorire lo sviluppo.
Non si tratta di iniziative isolate, ma di un disegno organico, in piena sinergia con Confindustria e Federmanager, per rafforzare la competitività del sistema produttivo italiano, senza lasciare nessuno indietro.
In una parola qual è il “valore” che meglio descrive i manager italiani e porta le nostre aziende ad avere successo nel mondo?
Architetti di futuro, capaci di integrare tradizione e innovazione, efficienza e bellezza, tecnologia e persone, in un modello di valore distintivo e sostenibile.
Scopri di più sulla prima tappa di Innovation Days del 15 aprile 2025
16 aprile 2025