Intervista a Giovanna Tromby Dirigente Philips

L'impatto della pandemia nelle organizzazioni internazionali

Qual è la tua funzione in azienda?

Sono dirigente in Philips e ricopro la posizione di Health & Safety Leader EMEA. Philips è una multinazionale olandese leader in Health Technology (Diagnosis & Treatment: Imaging Systems, Diagnosistic & Pathway informatics, Image Guided Therapy; Connected Care: Patient Monitoring, Sleep & Respiratory Care; Personal Health) con circa 80.000 dipendenti nel mondo, vendite nel 2021 per 17.2 miliardi di euro, investimenti in Ricerca e Sviluppo nel 2021 di 1,8 miliardi di euro.  Nel mio ruolo coordino un team e le attività Health & Safety nei mercati in EMEA (Europe Middle East Africa). Il team è costituito da H&S Leaders ubicati in vari Paesi (per citarne alcuni: Olanda, Sudafrica, Dubai, Israele, Germania, Polonia, Russia, UK, Grecia, Spagna, Francia, Italia,...).  Faccio altresì parte del leadership Team di Global Health & Safety.

“Anni horribiles” è il modo in cui sono stati commentati gli ultimi anni; quali sono state le ricadute sul tuo lavoro?

Per me e il mio team è stato un periodo decisamente intenso e nuovo anche per la specificità del lavoro svolto (Health & Safety) che ha richiesto in breve tempo, in sinergia con Global Health & Safety e con la Direzione Aziendale, di predisporre e implementare protocolli di sicurezza per prevenire negli ambienti di lavoro la diffusione del Covid 19. Tenendo conto che parte del personale opera negli ospedali per manutenzione e installazione dei nostri dispositivi è stato fondamentale in breve tempo creare una Governance, attraverso Comitati di Crisi , predisporre protocolli, distribuire Dispositivi di Protezione, formare il personale. Questa attività è stata molto impegnativa anche perché per la prima volta ci siamo trovati a dover fronteggiare una pandemia, ma è stato motivo di grande soddisfazione il supporto fornito da tutta l’organizzazione con un lavoro di Team efficace, i mezzi anche economici messi a disposizione in breve tempo e soprattutto i riscontri dei lavoratori che si sono sentiti protetti e tutelati.

Quali sono, in prospettiva, le principali minacce per l’attività del dirigente?

Il contesto del mondo del lavoro sta cambiando velocemente e la pandemia Covid 19 ha accelerato questo cambiamento. Le attività in tutti i settori stando diventando sempre più digitali e con servizi in remoto. Inoltre il cambiamento climatico sta ponendoci nuove sfide che vanno colte per poter fermare/rallentare il processo. I dirigenti devono essere capaci di inserirsi in questo nuovo contesto e supportare il cambiamento comprendendo anche le esigenze di garantire la wellness con un bilancio equo tra lavoro e vita privata.


I cambiamenti e le difficoltà implicano problemi, ma anche opportunità; quali sono le opportunità per il manager d’azienda? 

I manager hanno l’opportunità di rivedere il modo di lavorare favorendo la digitalizzazione, attività più snelle, supportando programmi di wellness per il benessere dei lavoratori e un buon equilibrio lavoro e vita privata. Inoltre garantire la diversity nei team di lavoro facilita il cambiamento e la motivazione dei dipendenti. Questa “tempesta perfetta” come è stata definita dovuta alla pandemia, alla situazione geopolitica internazionale e al cambiamento climatico ci obbliga a cambiare per garantire le attività, ma ci consente anche di riflettere su cosa è veramente importante e prioritario sia sul lavoro che nella vita privata.
 

Quali sono le iniziative prioritarie per dare una svolta nella direzione dello sviluppo economico e sociale del Paese?

A mio parere le attività prioritarie sono lo sviluppo digitale del Paese (anche in campo sanitario) e il supporto alle attività di economia circolare e sostenibilità per minimizzare emissioni in atmosfera, rifiuti prodotti e contribuire a fermare/rallentare il cambiamento climatico per lasciare alle generazioni future un mondo più sostenibile.

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