Intervista a Luca Ancona Dirigente Coca-Cola

Per superare le sfide è necessario focalizzarsi sulle iniziative in grado di fare la differenza

Luca Ancona è un professionista con 20 anni di esperienza lavorativa maturata sia in ambito Fast Moving Consumer Goods (FMCG), sia nell'elettronica di consumo. Ha ricoperto vari ruoli nella direzione marketing di brand leader globali del proprio settore (Coca-Cola, Lavazza, Samsung) gestendo sia business esistenti, sia il lancio di nuovi. Ha anche guidato processi di M&A. Attualmente ricopre il ruolo di Franchise Operations Manager all’interno di The Coca-Cola Company avendo la responsabilità di General Manager del business sviluppato in due aree d’Europa. A Luca Ancona abbiamo rivolto alcune domande sulle attuali sfide dei manager.

“Anni horribiles” è il modo in cui sono stati commentati gli ultimi anni; quali sono state le ricadute sul tuo lavoro? 

Questi anni sono stati difficili, ma al tempo stesso una grande opportunità di apprendimento. A livello di azienda abbiamo saputo riorganizzarci internamente come network per perseguire al meglio le nuove sfide focalizzandoci su quelle iniziative in grado di fare la differenza (regola del fewer and bigger). Il risultato di questo percorso è stato estremamente positivo visto che chiuderemo il 2022 con fatturati ben superiori a quelli del periodo pre-COVID. 

Quali sono, in prospettiva, le principali minacce per l’attività del dirigente? 

Ragionare in base alle consuetudini e al passato, al “si fa così”. Gli ultimi tre anni ci hanno insegnato che operiamo in un contesto estremamente volatile. La differenza per il dirigente risiederà sempre più nella capacità: 1) di essere generalista; 2) di adeguarsi al cambiamento ragionando in termini di scenari ed approssimazioni; 3) di creare team variegati in cui l’esperienza e l’anzianità aziendale non necessariamente saranno l’unico fattore critico. 

I cambiamenti e le difficoltà implicano problemi, ma anche opportunità; quali sono le opportunità per il manager d’azienda? 

La grande opportunità che i momenti di difficoltà portano con sé è quella di focalizzare le attività aziendali su poche priorità abilitando cambiamenti importanti.

Quali sono le iniziative prioritarie per dare una svolta nella direzione dello sviluppo economico e sociale del Paese? 

Analizzare rischi e opportunità che abbiamo come sistema Paese rendendo i nostri limiti delle opportunità di sviluppo. Se penso in primis al mio settore, vedo un Paese estremamente ricco in ambito food & beverage. Attraverso il mio percorso professionale ho avuto la possibilità di contribuire direttamente al forte sviluppo in Italia e all’estero di alcune nostre eccellenze. L’avere un tessuto così importante di aziende medie e piccole diventa una risorsa soprattutto quando garantisce velocità, capacità di innovare e focalizzazione. Rimanendo collegati al tema delle nostre ricchezze, mi sento di citare anche il settore turistico e il relativo indotto: l’Italia ha tutto quanto serve per diventare il leader mondiale del settore.
Siamo invece un Paese relativamente povero di risorse energetiche tradizionali e per questo dovremmo ambire all’essere tra i primi al mondo nella transizione verso un’economia green: trasformeremmo, ancora una volta, un nostro limite in una grande risorsa.

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