Sanità pubblica e privata
CIDA alla 10^ Commissione del Senato

Serve una maggiore sinergia tra sanità pubblica e privata. PNRR e Fondi sanitari integrativi i due strumenti su cui puntare per realizzare questa complementarietà a beneficio dell’intero sistema Salute

“E’ necessario che la sanità pubblica e privata lavorino in maniera sinergica per superare le disomogeneità dell’attuale impianto del sistema sanitario. Per questo è importante che le istituzioni si impegnino affinchè le risorse del PNRR vengano impiegate nella realizzazione di strumenti, come ad esempio il Fasciolo Sanitario Elettronico, che favoriscano il superamento delle lacune e del disallineamento tra gli attori del sistema e per valorizzare il ruolo dei  Fondi sanitari integrativi. Questo a beneficio dell’intero sistema Salute”.

Questo l’appello che CIDA, la rappresentanza sindacale per la dirigenza e le alte professionalità di tutti i settori socio produttivi, pubblici e privati, ha lanciato ieri nel corso dell’audizione presso la 10^ Commissione del Senato indetta con l’obiettivo di attuare un’indagine conoscitiva sulle forme integrative di previdenza e assistenza sanitaria nel quadro dell’efficacia complessiva dei sistemi di welfare e di tutela della salute.  All’audizione sono intervenuti in rappresentanza della Confederazione, Guido Quici, Vicepresidente CIDA e Presidente della Federazione Cimo-Fesmed, il Direttore Teresa Lavanga nonché Massimo Fiaschi, Segretario Generale Manageritalia. 

Secondo CIDA il PNRR, oltre ad essere il mezzo attraverso il quale avviare questo  processo di rinnovamento, può essere lo strumento adatto attraverso cui ampliare la platea degli attori coinvolti nel sistema sanità, tra cui in particolare i Fondi sanitari. 
L’obiettivo è quello di garantire la tutela della salute ad un numero sempre maggiore di persone attraverso la creazione di un nuovo modello di sanità integrativa interconnesso nel nuovo sistema salute, anche grazie alle risorse del PNRR, fondato sul principio di mutualità e in grado di garantire maggiore equità fra i cittadini e più elevati livelli di tutela sanitaria per tutti, riducendo, ad esempio, l’incidenza del costo delle cure pagate di tasca propria sul reddito dei cittadini italiani (che nel 2019 è stato pari ad oltre il 3%).

La Confederazione ha sottolineato, infine, l’importanza di questa convocazione in quanto unica a rappresentare i medici del Sistema Sanitario Nazionale e le Federazioni private che, in esclusiva, firmano i contratti istitutivi dei fondi sanitari integrativi per la dirigenza e quindi unica a poter fornire una visione complessiva della questione. 

CIDA è la Confederazione sindacale che rappresenta unitariamente a livello istituzionale dirigenti, quadri e alte professionalità del pubblico e del privato. Le Federazioni aderenti a CIDA sono: Federmanager (industria), Manageritalia (commercio e terziario), FP-CIDA (funzione pubblica), CIMO-FESMED (medici SSN), Sindirettivo Banca Centrale (dirigenza Banca d’Italia), FIDIA (assicurazioni), FENDA (agricoltura e ambiente), Federazione 3° Settore (Sanità religiosa), SAUR (Università e ricerca), Sindirettivo Consob (dirigenza Consob).
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