Piazza Omonia

Come sanno bene i molti turisti innamorati della Grecia, nella capitale Atene, due sono i luoghi a tutti noti in cui andare, trovarsi, convergere: piazza Syntagma (Costituzione), sede ufficiale del Parlamento e luogo di tutte le manifestazioni, e piazza Omonia (Concordia), più commerciale, un po’ slabbrata, ma vero centro della vita cittadina, dove tutti si trovano per poi disperdersi attorno, nelle zone più diverse che la circondano.

Silvana Menapace

Ebbene, l’ALDAI è la nostra Omonia, il luogo dedicato nella sua traduzione latina all’ “Idem sentire”, la nostra Piazza Concordia.
Questo, negli auspici, è quel che la nostra Associazione dovrebbe essere, perché solo sviluppando un sentire comune tra i dirigenti che la frequentano può essere in grado di svolgere i suoi compiti, siano essi sindacali, professionali, culturali, di beneficenza e di svago. 
Alla concordia si sono orientati gli sforzi principali di questo scorcio di fine consiliatura, in cui gli organismi di ALDAI dovevano essere pilotati tra qualche scoglio aguzzo ed acque spesso turbolente.
Nella mia condizione di facente funzione di Presidente, questa è stata la direzione su cui incamminare la rotta. Quando leggerete queste righe il processo elettorale di ALDAI sarà compiuto e saremo alla vigilia dell’insediamento del nuovo Consiglio Direttivo.
Anche nella nuova situazione ci sarà un gran bisogno di convergere sugli obiettivi che stiamo perseguendo, da quelli della categoria, impegnata sui due fronti del rinnovo contrattuale per i colleghi in servizio e della difesa delle pensioni e del welfare dei quiescenti, a quelli più generali del Paese.
E qui il compito si fa ancora più difficile perché l’Italia deve ritrovare, con la fiducia in se stessa, il riconoscimento della professionalità, dell’esperienza, del merito. E con questi l’efficienza e la rapidità delle istituzioni e della pubblica amministrazione, la valorizzazione della sua storia e del ruolo che oggi deve giocare su vari teatri, siano essi l’Unione Europea, il Mediterraneo o l’intero mondo.
Per fare tutto questo, evitando di riproporre quei meccanismi di sterile contrapposizione che spesso riscontriamo nella vita pubblica, dovremo sforzarci di operare con intenti concordi. 
Non potremo non avere visione unitaria, considerando comuni gli obiettivi da perseguire e le forze da mettere in campo. 
Cari dirigenti, a presto ritrovarci in ALDAI, la nostra Piazza Concordia.
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