Molto importanti le competenze manageriali per le prospettive di sviluppo delle imprese
Lo ritiene il 53% degli imprenditori intervistati dall’Osservatorio 4.Manager in occasione dell’evento Connext dello scorso febbraio. L'Osservatorio costituisce un riferimento di valore per Imprenditori e Manager; una fonte di informazioni utile per lo sviluppo delle imprese.
Consigliere ALDAI-Federmanager – franco.del.vecchio@tin.it
Un tempo le informazioni per lo sviluppo del business erano rare e preziose, nel senso che bisognava pagarle, e quindi erano accessibili prevalentemente ai manager delle grandi imprese che potevano permetterselo. Oggi basta inserire un argomento in Google per accedere ad una quantità enorme d’informazioni, fra le quali affinare poi la ricerca.
Nell’era del capitale intangibile e dell’enorme disponibilità di informazioni, in un contesto sempre più competitivo, complesso e in continuo cambiamento, è diventato problematico selezionare le fonti di riferimento veramente attendibili e utili per le strategie di sviluppo dell’impresa. Ci sono alcune fonti d’informazione che meritano di essere considerate, come Federmanager, Dirigenti Industria (naturalmente), … e ho aggiunto ai preferiti del mio browser anche www.4manager.org per accedere alle novità e all’Osservatorio: una miniera d’informazioni per individuare strategie e realizzare azioni di Politica Attiva del lavoro per le figure manageriali.
L’Osservatorio 4.Manager fa parte delle iniziative di sistema dell’associazione 4.Manager, costituita da Confindustria e da Federmanager per progettare e realizzare iniziative per rispondere ai fabbisogni emergenti per la crescita della managerialità nelle imprese. Le informazioni hanno l’obiettivo di condividere risultati di indagini sui fabbisogni di managerialità e competenze delle imprese, fornire informazioni sulle Politiche Attive e casi di successo.
Per occupazione ed efficacia del mercato del lavoro siamo, purtroppo, in fondo alle classifiche dei paesi Europei e Il miglior modo per innescare il circolo virtuoso dello sviluppo, e risalire posizioni che meritano le eccellenze italiane, è favorire il dialogo e l’incontro della domanda con l’offerta sui temi rilevanti per le prospettive delle imprese, in particolare delle piccole e medie imprese.
Nell'Osservatorio 4.Manager sono disponibili informazioni sulle competenze più richieste e gli imprenditori potranno confrontare e affinare le proprie strategie.
Nella prima pagina dell’Osservatorio è disponibile un video sull’iniziativa “Think4Management”, il progetto di open innovation per la condivisione delle esperienze di successo; ed è possibile scaricare l’Executive Summary del Mercato del Lavoro e le competenze manageriali presentate nell’articolo Dirigenti Industria Management e innovazione dei modelli di business dello scorso novembre.
Molto utili le informazioni sulle Politiche attive del lavoro, le misure e gli incentivi previsti dalla normativa europea, nazionale e regionale.
Interessanti i risultati dell’indagine “Instant poll” realizzata con 214 interviste a 65 Imprenditori e 149 Manager durante l'evento CONNEXT di Confindustria a Milano dello scorso 7-8 febbraio.
Gli intervistati hanno indicato fra i fattori prioritari per favorire lo sviluppo delle imprese: le competenze manageriali (79% delle risposte), l’innovazione (78%), la gestione e formazione delle risorse umane (77%), l’internazionalizzazione (61%), la transizione verso industria 4.0” (60%) e l’accesso ai capitali (56%). La necessità che le imprese si dotino di maggiori risorse manageriali emerge con particolare evidenza dalle risposte degli intervistati, il 55% di essi ritiene infatti necessario tale potenziamento; e, tra questi, lo auspica il 53% degli Imprenditori e il 56%dei Manager.
Ma qual è il contributo che i Manager possono dare allo sviluppo delle imprese? Tra i principali: la spinta all’innovazione (69%), l’internazionalizzazione (64%), l’incremento dell’efficienza (63%), lo sviluppo delle competenze (62%), la creazione di una nuova cultura d’impresa (61%) e l’aumento della competitività (58%), grazie all’apporto di competenze specifiche, leadership e capacità di risolvere i problemi.
La maggioranza degli imprenditori ritiene molto importante il contributo dei manager e le figure di cui si avrà più bisogno in prospettiva risultano essere: Innovation Manager (52%), Export Manager (35%), Manager d’Amministrazione e Finanza (33%); Information Technology Manager (29%) e sono stati anche citati un po’ tutti gli altri profili manageriali.
Il rapporto completo ed altri documenti dell’osservatorio riguardanti, ad esempio “l’Innovazione dei Modelli di Business e le Competenze Manageriali 4.0” sono disponibili all’indirizzo www.4manager.org/osservatorio
Un indirizzo da aggiungere ai preferiti.
01 giugno 2019
2 commenti
Lorenzo :
Sintetico e lucido il commento di Diego B. Mi vede concorde un po’ su tutto salvo un punto: la differenza fra noi e tedeschi/giapponesi è il senso di appartenenza all’azienda intesa come comunità.lunedì 19 agosto 2019 12:00
Diego B. :
Sono un ingegnere madre lingua inglese venuto in Italia 14 anni fa a 40 anni.All’estero occupavo posizione di responsabilità manageriale e direzionale presso ditte internazionali.
Ho trovato interessante l’articolo che mi fa ricordare che la l’Italia non è la Cina di vent’anni fa. I tempi cambiano, e il mondo è un evolversi constatante di richieste e offerte. Penso che le principali aree di miglioramento della cultura manageriale in Italia siano:
1: Marketing – molti pensano che non sia necessario, eppure Apple, Coca Cola continuano a fare indagini di mercato capendo come cambiano le richieste dei clienti
2: Risorse umane – In Italia si mette un legale a capo delle risorse umane invece della persona giusta per motivare e valorizzare i collaboratori.
3: Commerciali - Una risorsa aziendale per raggiungere gli obiettivi di vendita, ma anche per guidare lo sviluppo del prodotto per il futuro e indicare all’azienda di cosa ha bisogno il mercato / cliente.
4: Istruzione - Il mondo cambia ogni giorno. L’azienda deve investire in corsi per i dipendenti; sia hard skills che soft skills.
Ho trovato che le aziende Italiane sono condizionate dall’emergenza, invece di essere padrone del proprio destino. Sono convinto che con l’immaginazione a 360 gradi degli italiani, il marketing degli americani e la dedizione dei tedeschi / giapponesi l’Italia sarebbe numero 1.
Diego B.
mercoledì 14 agosto 2019 12:00