Trasformazione digitale, i manager del futuro

Partito il percorso di alta formazione

a cura della Redazione 4.Manager


ornire ai manager, temporaneamente senza occupazione, gli strumenti e le conoscenze essenziali per comprendere e governare i cambiamenti dettati dalla rivoluzione tecnologica. È l’obiettivo del percorso di Alta formazione promosso da 4.Manager, in collaborazione con Digit’Ed e 24Ore Business School, presentato nell’ambito del convegno Leader del Futuro: le Nuove Sfide dell’Innovazione Digitale, che si è tenuto recentemente a Milano.

Il percorso di alta formazione, strutturato in 40 ore sia in presenza che online fino a maggio, ha coinvolto 60 manager temporaneamente senza occupazione sui temi dell’intelligenza artificiale, cybersecurity e Big data, che rappresentano leve strategiche per cogliere nuove opportunità, migliorare i processi e creare ambienti di lavoro orientati allo sviluppo. Eppure, dai dati dell’Osservatorio 4.Manager emerge che un’azienda su due segnala una carenza di competenze come ostacolo principale all’utilizzo dell’AI, con forte divario tra grandi e piccole imprese. 

L’Italia si posiziona agli ultimi posti per mancanza di competenze digitali secondo il Digital Economy and Society Index (DESI, indice introdotto dalla Commissione Europea nel 2014 per misurare i progressi dei Paesi europei in termini di digitalizzazione dell’economia e della società). Il dato, confermato anche dallo Skills Outlook report dell’OCSE, è alla base della forte difficoltà che le organizzazioni riscontrano nell’affrontare la trasformazione digitale.

Da qui è nata l’idea di sviluppare un percorso di alta formazione per fornire una combinazione di competenze tecniche avanzate e soft skill relazionali, necessarie alle imprese per perseguire la competitività e la capacità di innovare in modo sostenibile.
Nella quarta rivoluzione industriale, la trasformazione digitale guidata dall’AI rappresenta una sfida complessa – ha dichiarato Stefano Cuzzilla, Presidente di 4.Managerma anche un’opportunità unica da cogliere velocemente. Il successo dipenderà dalla capacità di mantenere l’intelligenza umana al centro del processo di crescita del sistema produttivo. La formazione, l’upskilling e il reskilling delle competenze sono fondamentali per affrontare le sfide della digitalizzazione”.

Per individuare le reali esigenze delle imprese in termini di domanda di competenze manageriali attuali e future, l’Osservatorio 4.Manager, ente di ricerca dell’Associazione, ha sviluppato un innovativo sistema di skill intelligence: una piattaforma in grado di monitorare, mappare e prevedere l’evoluzione delle competenze nel mercato del lavoro, a supporto dello sviluppo economico e sociale. Si tratta di uno strumento di grande interesse che consente di individuare i profili più richiesti e di difficile reperimento, analizzando le correlazioni tra micro-competenze, aree aziendali, settori produttivi, digitale e green.

“L’Italia sta affrontando sfide molto complesse, ma con il suo mix unico di talenti creativi e tecnologici offre un terreno fertile sia per l’adozione di modelli organizzativi basati sulle competenze, sia per sfruttare l’intelligenza artificiale al servizio delle nostre tante produzioni di pregio. Molte nostre filiere sono pronte ad abbracciare il paradigma delle competenze, anche integrando l’AI generativa nei processi di generazione e rigenerazione delle competenze manageriali e tecniche, grazie alle quali potremo recuperare il gap tecnologico e le distorsioni del mercato del lavoro provocate dalla crisi demografica” ha dichiarato Giuseppe Torre, Responsabile scientifico dell’Osservatorio 4.Manager.

“Nell’era dell’AI, per un’azienda il capitale umano qualificato è il principale asset su cui costruire la propria competitività. Il nostro compito è formare le persone che siano in grado di gestire le sfide digitali di domani, tornando ad essere risorse qualificate ed essenziali per le aziende” conclude Mario Vitale, Chief Sales & Business Development Officer di Digit’Ed.

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