Aprile: segnali negativi dalle imprese
Ad aprile, primo mese del 2° trimestre, l'Indagine Rapida indica aspettative lievemente peggiori rispetto al mese precedente per le grandi imprese industriali associate a Confindustria. Tengono le aspettative su domanda e ordini (+5,0% il saldo, da +6,1%), mentre la disponibilità di materiali peggiora notevolmente (-6,4% da -3,2%)

A cura del Centro Studi Confindustria - Indagine rapida CSC sull'attività delle grandi imprese industriali - Aprile: segnali negativi dalle imprese
- La rilevazione di aprile dell’indagine rapida sulla produzione industriale, tra le imprese di grandi dimensioni associate a Confindustria, rileva aspettative in peggioramento rispetto al mese precedente. Il numero di intervistati convinti che la produzione rimarrà stabile, è pari a poco più della metà del campione (51,8%). Le imprese intervistate che credono in un aumento della produzione non superano un quarto degli intervistati (21,4%) e aumentano infine i pessimisti convinti che la produzione diminuirà (26,8%) (Grafico 1).

- Gli industriali intervistati identificano, nonostante la grande incertezza sul commercio internazionale, la domanda e gli ordini come i principali punti di forza a sostegno della produzione. Il saldo segna una diminuzione pur restando positivo, attestandosi al +5,0% dal +6,1% di marzo (Grafico 2).
- Le aspettative delle imprese sulla disponibilità di manodopera nei prossimi mesi, tornano ad essere favorevoli (+0,4% da -0,1%).
- Il saldo relativo ai costi di produzione migliora pur restando in territorio negativo (-1,0% da -8,1%).
- I giudizi riguardo le condizioni finanziarie restano pressoché stabili (+1,7% da +2,1%).
- Sulla disponibilità di materiali aumenta il pessimismo: il saldo scende rispetto alla rilevazione di marzo (-6,4% da -3,2%).
- Il giudizio degli industriali riguardo la disponibilità degli impianti continua ad essere positivo questo mese pur peggiorando rispetto alla precedente rilevazione (+0,3% dal +3,2%).
