Per combattere con successo l’evasione fiscale bisogna contrapporre all’astuzia diffusa dei milioni di evasori un innovativo piano operativo supportato dai big data e dai progressi dell’intelligenza artificiale, valutando anche la ricchezza.
Lo studio sulle dichiarazioni dei redditi dimostra che il nostro sistema fiscale è doppiamente iniquo perché l’IRPEF è pagata solo da una parte dei contribuenti e non riesce a finanziare i servizi e l’assistenza sociale, con gravi ripercussioni sulla qualità della vita di tutti i cittadini.
Penalizzati i manager, chiusi gli occhi sugli evasori. L’eccessiva pressione fiscale e le difficoltà di mantenere gli attuali livelli di welfare sono due facce della stessa medaglia: se non si interviene sul primo aspetto non si troveranno più le risorse necessarie a finanziare l’assistenza sociale, con gravi ripercussioni sulla qualità della vita.
I pensionati hanno qualcosa da dire. Tutte le categorie sociali hanno il dovere di comprendere che gli attuali sistemi tributari non trovano la loro base ideologica nel principio di neutralità fiscale, come descritto nel pensiero degli economisti classici. Gli attuali sistemi tributari non sono imparziali ai fini delle scelte politiche, in quanto utilizzati per sbrogliare la matassa dell’evasione fiscale, di cui si avvantaggiano “i soliti ignoti”, continuando ad addossare l’onere di maggior gettito su “i soliti noti”.
Leggi »Applicabile agli accertamenti dei redditi per gli anni decorrenti dal 2011.
Leggi »